A settembre Audi ha svelato la vettura elettrica significativamente aggiornata per la Dakar 2024, la RS Q e-tron E2. Di recente la FIA ha annunciato un cambiamento nel balance of performance nella classe T1.U per i prototipi che usano energie rinnovabili – inclusa la RS Q e-tron E2 – che avranno ulteriori 15kW, che dovrebbero tradursi in 21 CV. In un’intervista ad Autosport, al pilota del team Prodrive Nasser Al-Attiyah è stato chiesto se questo renda l’Audi la principale candidata alla vittoria: “L’Audi? Gli do solo tre giorni e torneranno a casa, si è visto in Marocco e ad Aragon dopo un centinaio di chilometri“.
Dopo aver detto durante l’evento 2023 che gli organizzatori “uccidevano subito la gara” dando più potenza all’Audi, Al Attiyah ha ammorbidito i toni aggiungendo: “Non è una mia decisione. Dobbiamo accettarla perché la FIA ha un’altra visione. Vedremo nei primi tre giorni se Audi sarà veloce“. Quest’anno Al Attiyah sta cercando di difendere la sua corona alla Dakar e assicurarsi il terzo trofeo consecutivo, il sesto complessivamente. Il pilota del Qatar ha cambiato colori e adesso corre per la Prodrive, prima che il team diventi ufficiale Dacia. Il cinque volte vincitore della Dakar e campione in carica World Rally-Raid Championship ha spiegato: “Il motivo per cui ho cambiato è perché ho un contratto triennale con Dacia dal prossimo anno, sarà un triennale, quindi almeno avremo un feedback e potrò conoscere le persone della squadra, ecco perché ho cambiato subito“. E anche se la prova alla Dakar 2023 della Prodrive era stata caratterizzata dalla scarsa affidabilità, Al Attiyah resta fiducioso che le sue capacità di guida possano evitare certe situazioni.
“Se guardate ai track record Toyota, tutte le macchine hanno avuto un problema tranne la mia, perché la Dakar ha i suoi trucchi e tutte le macchine sono uguali“, ha detto. “Oggi, se ogni giorno cerchi il massimo avrai un problema, ma devi pensare a tutto andando al limite, non è questione di affidabilità della Toyota o della Prodrive Hunter, no. Se ripercorrete la storia Toyota, abbiamo avuto più di 15 macchine in ogni edizione e tutte hanno avuto battute d’arresto, tranne la mia. Devo continuare così, perché è molto importante trattare bene la macchina, avere una buona posizione e velocità, altrimenti rompi”.
Intanto qui sotto le dichiarazioni e il parere di Carlos Sainz sull’Audi con cui da domani disputerà la Dakar 2024.