Audi RS Q e-tron si schiera per la terza volta al via della Dakar. Il Team Audi Sport ha sviluppato nei minimi dettagli l’avanguardistico prototipo elettrico con range extender in vista del rally raid più impegnativo del mondo. Gli equipaggi Mattias Ekström/Emil Bergkvist, Stéphane Peterhansel/Edouard Boulanger e Carlos Sainz/Lucas Cruz affrontano l’impresa più difficile dell’anno con ottimismo e rispetto.
Audi è stato il primo costruttore al mondo a sviluppare un prototipo di classe T1U per la Dakar con l’obiettivo di dimostrare come una vettura elettrica con range extender potesse essere competitiva in uno dei teatri sportivi più difficili al mondo. “Audi RS Q e-tron ha già stupito in occasione delle prime due apparizioni alla Dakar” afferma Rolf Michl, Managing Director di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand. “Audi, ancora una volta, si è confermata pioniere tecnologico. Abbiamo avviato un cambiamento di paradigma. La combinazione della propulsione full electric con un range extender alimentato mediante carburante rinnovabile è unica e al tempo stesso estremamente efficiente. Siamo consapevoli dei risultati raggiunti. Allo stesso tempo, guardiamo con rispetto alla Dakar 2024”. Analogamente ai due anni precedenti, Audi si affida al team Q Motorsport dell’esperto team principal Sven Quandt.
12 prove speciali e una tappa marathon di 48 ore
Gli equipaggi e tutti i componenti del Team Audi Sport sono d’accordo: un’edizione particolarmente impegnativa della Dakar attende i partecipanti. Dodici prove speciali, distribuite in 14 giorni, attraverso l’Arabia Saudita per 4.727 chilometri cronometrati. Includendo le frazioni di collegamento, il percorso raggiunge una lunghezza complessiva di 7.891 chilometri. Le squadre saranno spesso chiamate a percorrere più di 400 chilometri al giorno di prove speciali. “Sarà cruciale gestire le forze durante la gara”, sottolinea Stéphane Peterhansel. “Mi sono allenato molto in bicicletta. Dobbiamo riposare al meglio durante le notti e prestare massima attenzione all’alimentazione”. Sfida nella sfida, la tappa marathon di 48 ore all’interno dell’Empty Quarter, il più grande deserto di sabbia del mondo. Avrà luogo l’11 e 12 gennaio e verrà considerata, a livello cronometrico, come un’unica frazione. Poiché le moto e i quad seguiranno percorsi diversi, gli equipaggi di testa di auto e camion non avranno tracce da seguire. Non sarà possibile ricevere assistenza, i partecipanti potranno solamente aiutarsi a vicenda e la notte, in funzione della posizione raggiunta nel corso pomeriggio, gli equipaggi raggiungeranno uno degli otto bivacchi distribuiti lungo il percorso, senza ricevere informazioni in merito alla posizione degli avversari. “Sarà una grande sfida strategica”, afferma Edouard Boulanger, navigatore di Peterhansel. “Ma la seconda settimana non si presenta meno dura, dato che quest’anno le tappe ricche di pietraie arriveranno nel finale. E la classifica potrebbe cambiare radicalmente”.
Sviluppo in ogni settore per Audi RS Q e-tron
Il team di sviluppo guidato da Leonardo Pascali ha affinato molteplici aspetti di Audi RS Q e-tron per rendere il prototipo dei quattro anelli ancora più competitivo. “Il nuovo assetto consente alle sospensioni di copiare le asperità con superiore precisione, a vantaggio tanto delle performance quanto del comfort”, sottolinea Carlos Sainz, che in 40 anni di attività ha avuto modo di portare al limite molteplici vetture. Mattias Ekström aggiunge: “Dal mio punto di vista, è cruciale poter affrontare agilmente i passaggi sulle dune. Non dover gestire il cambio e, al tempo, stesso, poter contare su un’erogazione immediata della coppia agevola non poco nei passaggi più tecnici”. Edouard Boulanger sottolinea un’evoluzione nella strategia di sviluppo di Audi RS Q e-tron: “All’inizio del progetto, l’attenzione era rivolta principalmente alla raffinata tecnologia di propulsione. Successivamente, abbiamo avuto modo di migliorare molteplici aspetti, anche in abitacolo. Siamo in grado di garantire un superiore isolamento dagli agenti atmosferici e dalla sabbia. Al contempo, è stata ridotta l’accelerazione verticale in fase di atterraggio dai grandi salti, i sedili sono corredati d’imbottiture avanguardistiche, la cui densità è insensibile al variare delle temperature, e Il crash box in CFRP (poliuretano termoplastico misto a fibra di carbonio) collocato all’estremità anteriore del telaio è ora più pronunciato, a vantaggio di un superiore assorbimento pur senza compromettere l’angolo di attacco, determinante nei rally raid”.
Sotto il profilo della sostenibilità, il range extender di Audi RS Q e-tron è alimentato mediante un carburante rinnovabile a base di residui vegetali privi d’impatto sulla filiera alimentare, grazie al quale si riducono del 60% le emissioni di anidride carbonica rispetto all’utilizzo di un combustibile da competizione tradizionale. Parallelamente, i nuovi regolamenti hanno consentito d’intervenire sulla potenza del powertrain delle vetture di Classe T1U, portata a 271 kW (368 CV) nel corso del 2023 e da gennaio 2024 innalzata a 286 kW (389 CV). Ulteriori affinamenti a procedure e componenti rendono più rapide le riparazioni.
Sono 343 gli iscritti alla 46esima edizione della Dakar. Partiranno 72 auto suddivise nelle classi T1 e T2, 42 vetture di categoria T3, 36 veicoli SSV (Side by Side) e 46 camion, oltre a 137 moto e 10 quad. “Ci scontriamo con avversari forti ed esperti”, afferma Rolf Michl. “Come ogni anno, ci aspettiamo che la reale forza degli equipaggi emerga durante la gara”. Carlos Sainz analizza i principali avversari: “Il vincitore della scorsa Dakar Nasser Al-Attiyah e il Campione del Mondo Rally Sébastien Loeb, al volante dei prototipi Prodrive Hunters, sono tra gli aspiranti alla vittoria. Toyota può contare anch’essa su di un ex trionfatore alla Dakar, Giniel de Villiers, e una serie di giovani arrembanti. E di certo non sottovaluteremo la novità Ford, portata in gara dall’esperto Nani Roma”. Per il terzo anno consecutivo, il Team Audi Sport conferma al via i medesimi equipaggi. In qualità di Campione DTM (Campionato Turismo Tedesco) e Rallycross, vincitore di una gara endurance di 24 ore e dominatore di un campionato per vetture turismo elettriche, Mattias Ekström porta in dote una poliedricità unica. “Ho imparato molto da quando ho debuttato alla Dakar nel 2020”, dice Ekström. “I nostri avversari sono esperti e veloci. Mi sono allenato e ho gareggiato il più possibile per essere pronto. Io e il mio navigatore abbiamo costantemente incrementato velocità ed esperienza nei rally raid”. Sul sedile di destra di Mattias Ekström siede lo svedese Emil Bergkvist. “Non vedo l’ora di partire, perché la nostra curva di apprendimento punta decisamente verso l’alto”, afferma il copilota.
Non difetta certo di esperienza Stéphane Peterhansel, soprannominato “Mister Dakar”: una leggenda vivente nel mondo dei rally raid. Il francese ha conquistato la Dakar 14 volte, sei delle quali in moto e otto in auto. Al suo fianco siede il connazionale Edouard Boulanger, che lo ha già accompagnato alla vittoria. Il due volte Campione del Mondo Rally Carlos Sainz è un gigante del Motorsport e dal 2009 è affiancato da Lucas Cruz: l’equipaggio spagnolo ha vinto tre volte la Dakar. “La Dakar 2024 sarà dura, ma ci siamo preparati meticolosamente”, afferma Cruz. “Il mio programma di avvicinamento prevedeva ciclismo, jogging e palestra. Dal punto di vista mentale, mi affido a uno psicologo dello sport. Questo aiuta i miei tempi di reazione e stimola il multitasking”.