Dei team boss rivali starebbero per lanciare nuove accuse di conflitti di interessi nei confronti di Toto Wolff, team boss e co-proprietario Mercedes.In precedenza l’austriaco era stato accusato di aver sfruttato a suo vantaggio i legami con l’ex-avvocato Shaila-Ann Rao, che era diventata segretaria generale ad interim in FIA. E adesso, come riportato da gpguide.com, il magazine Business F1 sostiene che i team boss temono che Wolff abbia accesso privilegiato a informazioni, questa volta attraverso la moglie Susie, una figura di primo piano nella nuova F1 Academy, la serie riservata alle donne: “Secondo i team principal Wolff adesso avrebbe accesso a informazioni confidenziali, mentre loro no“, si legge nell’articolo. “Dicono noi possiamo avere dei meeting, un meeting interno e poi finisce lì e si ferma sulla scrivania del CEO di Liberty Media Greg Maffei, perché Toto ha parlato con sua moglie, che a sua volta ha parlato con Stefano Domenicali, che ne parla con Maffei“. Un altro team boss ha aggiunto: “Credo sia illegale. Di certo c’è un notevole conflitto di interessi a livello di azienda pubblica. E a parte questo credo che sia fortemente non etico“. Accuse pesanti, che non possono passare così. I team boss rivali parlano (non allo scoperto, ma nascondendosi dietro l’anonimato, un comportamento che definire vile è poco) ma che prove hanno per le accuse pesanti che lanciano?
Di seguito il comunicato arrivato da Mercedes AMG Petronas F1 Team il 5 dicembre e le dichiarazioni pubblicate da Susie Wolff sui social media.