Francesco Bagnaia si è riconfermato campione campione del mondo mezz’ora prima della bandiera a scacchi. L’unico a poter impensierire il pilota del Ducati Lenovo Team nella corsa al titolo, Jorge Martin (Prima Pramac Racing), era infatti finito nella ghiaia al sesto dei 27 giri previsti per l’ultimo atto del 2023, mentre cercava di rimontare dopo un’uscita di pista che alla terza tornata l’aveva visto sfiorare il contatto proprio con il #1 in sella alla GP23, vittorioso a fine gara.
L’italiano ha dunque festeggiato il suo secondo titolo iridato consecutivo nella classe regina dal gradino più alto del podio, chiudendo in testa una gara che ha visto i primi tre raccolti in meno di quattro decimi. Dietro a Di Giannantonio il compagno di squadra di Martin, Johann Zarco (Prima Pramac Racing), terzo. La domenica pomeriggio spagnola era iniziata all’insegna della coppia in lizza per il titolo, con Bagnaia davanti alla prima curva dopo essere scattato dalla pole e Martin rapido ad agganciarlo dopo una partenza dalla sesta casella dello schieramento.
Al terzo giro, nella staccata della prima curva, lo spagnolo ha rischiato di tamponare il rivale ed è andato dritto perdendo terreno e rientrando in ottava piazza. Ha poi tentato di rimontare, ma alla sesta tornata è entrato in contatto con Marc Marquez alla curva 4, entrambi KO. È stato il pilota del Repsol Honda Team ad avere la peggio, con una capriola in aria che l’ha spedito al centro medico, dal quale non è successivamente emerso nulla di rilevante.
Da quel momento in avanti Bagnaia non ha comunque avuto vita facile: è stato infatti sopravanzato dalla coppia Red Bull KTM Factory Racing formata da Brad Binder e Jack Miller, diretta però verso una debacle: il sudafricano è finito fuori pista al sedicesimo giro perdendo parecchie posizioni, mentre l’australiano, che aveva ereditato dal compagno di squadra la leadership della corsa, è caduto tre tornate più tardi. In testa tornava così l’ufficiale di Borgo Panigale, tallonato da Zarco. Il francese nel finale si è fatto sorprendere da un Di Giannantonio in rimonta, che non è però riuscito nell’affondo decisivo per la vittoria.
Ai piedi del podio è finito Binder, risalito dopo l’errore a suon di sorpassi. Non tutti pulitissimi, però, tanto da costringerlo a cedere una posizione, a un certo punto. Alle spalle del sudafricano Raul Fernandez (CruptoDATA RNF MotoGP Team), che ha portato al quinto posto la prima Aprilia con un sorpasso all’ultimo giro su Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP). Settimo Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha MotoGP).
Il 2023 termina senza che nessun pilota della classe regina abbia vinto due gare consecutive, come non succedeva dal 1949, prima edizione del campionato. Poteva riuscirci solo Di Giannantonio, che dopo essere salito sul gradino più alto del podio una settimana fa in Qatar, ha mancato l’appuntamento con la storia per 176 millesimi.