Un passo che ha dell’incredibile, vista la portata di protagonisti ed evento: il CEO di Liberty Media Greg Maffei si è scusato pubblicamente con la città di Las Vegas, alla vigilia del GP che infiammerà il weekend. La FOM ha investito centinaia di milioni di dollari nell’evento, ma molti non ne sono entusiasti, incluso il campione Max Verstappen:” Penso che ci andiamo più per lo show che per correre, specie se si guarda il layout della pista“, ha detto a Formule 1.
Le macchine correranno lungo l’iconica Strip, la maestosa Sphere è stata affittata da Liberty Media a un costo esorbitante e i team intendono sfruttare questa opportunità per dare una spinta al marketing. “Stiamo facendo tutto quello che non abbiamo mai fatto prima“, ha detto Toto Wolff. “Abbiamo un edificio enorme che abbiamo chiamato Las Vegas Club su più livelli, speriamo di dare il miglior entertainment ai nostri ospiti“. Ma Verstappen la vede diversamente: “Sapete che non sono avvezzo a queste cose. Io mi dico solo ‘Vai, fai quello che devi e riparti il prima possibile’. A parte questo, il resto non mi interessa più di tanto“.
Gli abitanti di Las Vegas hanno avuto la vita rivoluzionata dalla preparazione dell’evento e i lavoratori del settore ristorazione e alberghiero minacciano ancora uno sciopero. Persino le aspettative di Liberty Media sulla vendita di biglietti a prezzi stellari sono andate deluse, perché sono crollati al di sotto del previsto. “I biglietti sono ancora disponibili, i prezzi degli hotel scesi significativamente e tutti i segnali indicano che gli organizzatori hanno sovrastimato il fatto che la gente riempisse le tribune“, ha scritto La Presse. Secondo alcuni report i prezzi sono scesi del 60%, come le cifre pazzesche chieste alle attività commerciali vicine al circuito. “Sono circolate voci su costruzione di strutture che impedissero la vista davanti ad attività che non volevano pagare“, prosegue La Presse.
Di conseguenza, Il CEO di Liberty Media Maffei ha fatto delle scuse pubbliche a Las Vegas, in particolare per i costi estremi per venditori e pubblico: “Molto deriva sinceramente da costi che non sono interamente nostri“, ha detto a Fox 5 Vegas. “Non sto scaricando il problema su altri, ma cinque notti minimo in hotel e cose del genere hanno aiutato ad aumentare i costi. Non tutto è colpa del costo dei biglietti“. Per quanto riguarda le ripercussioni sugli abitanti, Maffei ha aggiunto: “Porteremo circa 1,7 miliardi di dollari di revenue nell’area. Quindi non va solo a vantaggio dei fans che vogliono vedere la gara. Speriamo sia un grande impulso economico per Las Vegas. Ci auguriamo che questo sia l’anno più difficile con tutta la costruzione e che le cose saranno più facili in futuro“.