La minaccia di uno sciopero da parte degli operatori nel settore dell’ospitalità di Las Vegas incombe sul GP di F1. Se non verrà raggiunto un accordo sul contratto, la città delle luci, che il prossimo weekend ospiterà il suo primo GP lungo l’iconica strip, potrebbe essere la scena di uno degli scioperi più importanti nella storia degli USA. Secondo la Culinary and Bartenders Union, 35.000 persone impiegate da casinò e hotel potrebbero scioperare dal 10 novembre. Il loro contratto con MGM Resorts, Caesars Entertainment e Wynn Resorts è in fase di rinnovo da diversi mesi.
Il segretario della Union, Ted Pappageorge, ha dichiarato: “La loro attuale proposta sul tavolo è storica, ma non basta, e i lavoratori meritano di avere contratti record“. I giganti dell’ospitalità sono per lo più rimasti in silenzio durante la trattativa, con Michael Weaver della Wynn Resorts che ha scelto di riservare i commenti al tavolo dei negoziati e MGM Resorts e Caesars Entertainment che non hanno risposto alla richiesta di una dichiarazione. Il problema esplode alla vigilia del weekend di F1, che inizierà il 16 novembre e dovrebbe portare un grosso flusso di turisti in città. L’evento, promosso dalla stessa F1, segna il ritorno dello sport a Las Vegas dopo oltre 40 anni e punta sulla crescente popolarità della F1 negli USA. La Culinary Union intima a chi andrà alla gara di non oltrepassare le aree coi picchetti, cosa che la F1 non ha ancora commentato.