Max Verstappen ha vinto la Sprint in Brasile, precedendo Lando Norris e Sergio Perez. È il quarto successo del pilota olandese su sei gare “corte” disputate in stagione. Dopo essersi aggiudicato proprio nella Sprint di Lusail il suo terzo titolo Piloti, Verstappen ha fatto il bis anche nell’ipotetico campionato Sprint, vale a dire quello dei sei sabati (Baku, Spielberg, Spa, Lusail, Austin e Interlagos) che quest’anno hanno offerto lo speciale spettacolo dello Shootout e della Sprint. Verstappen ha conquistato in totale 45 punti, 20 in più del compagno di squadra Perez, secondo in questa classifica, con Carlos Sainz che – grazie all’ottavo posto di oggi – è riuscito a salire sul podio con 22 punti. Fra le squadre, ovviamente prima la Red Bull (70 punti), davanti alla Ferrari e alla McLaren (36). Quindici piloti e nove squadre sono andate a punti nei sei sabati Sprint della stagione.
Il format Sprint offre alle squadre più opportunità di decidere l’allocazione dei pneumatici – sia in termini di mescole che di set nuovi o usati – privilegiando la fase del weekend in cui pensano di essere più competitivi. Lo si è visto anche oggi, quando alcune squadre hanno scelto di non montare un set di Soft nuovo per poterlo utilizzare nel prosieguo del weekend. Per la partenza della Sprint le scelte hanno sostanzialmente ricalcato quelle effettuate nell’analogo appuntamento dello scorso anno: 18-2 fu la suddivisione allora fra Soft e Medium, 17-3 quella odierna, con solo Sargeant e le due Haas a eleggere la C3 come la mescola Sprint.
Il Pirelli Shootout Award, una variazione dell’iconico podium cap di Pirelli personalizzato con i colori della bandiera brasiliana, è stato consegnato a Verstappen da Mario Isola, Direttore Motorsport di Pirelli.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Interlagos è sempre un tracciato che offre tante possibilità di duelli in pista e anche oggi ne abbiamo avuto una conferma, con molti sorpassi, alcuni dei quali davvero spettacolari. È stato un sabato sicuramente molto interessante dal punto di vista delle gomme. Con temperature più elevate di circa una dozzina di gradi rispetto all’analoga prova dello scorso anno, era possibile attendersi una più equa suddivisione delle scelte delle squadre fra Soft e Medium come mescola per la Sprint. Invece, il dato è sostanzialmente identico a quello del 2022. Peraltro, se è vero che la Soft ha richiesto un’attenta gestione da parte dei piloti, la Medium ha sofferto di un degrado più elevato, che necessita di un’analisi approfondita da parte nostra.
I dati raccolti nella Sprint saranno ancor più del solito utili nella definizione delle strategie per la gara, quando si aspettano temperature in linea con quelle odierne. La doppia sosta è chiaramente l’opzione più valida, con un mix di Soft e Medium. Per quello che si è visto oggi pomeriggio, sicuramente la Soft si è dimostrata una gomma utilizzabile anche per stint abbastanza lunghi: la chiave sarà appunto cercare il giusto equilibrio fra la lunghezza delle varie porzioni di gara e la successione nell’impiego delle diverse mescole. Da non escludere anche una gara su tre soste, anche se sulla carta non è la scelta più veloce, per chi vorrà provare a spingere di più senza preoccuparsi eccessivamente della gestione delle gomme su una pista dove i sorpassi sono possibili in diversi punti del tracciato. Infine, va tenuto presente che qui l’undercut può risultare molto efficace”.