Sarà Max Verstappen a partire dalla pole position domenica pomeriggio nella terza edizione del GP di San Paolo del Brasile. Il pilota olandese ha ottenuto il miglior tempo nell’unico tentativo che i dieci piloti qualificati alla Q3 hanno potuto effettuare prima dell’arrivo della pioggia. È la trentunesima pole di Max, l’undicesima nel 2023 (primato personale in una stagione). È stata una qualifica molto equilibrata e incerta. In Q1 fra il primo e il ventesimo classificato c’è stato un gap inferiore al secondo mentre i primi dieci di Q2 sono stati racchiusi in 354 millesimi di secondo.
Una sola la sessione di prove libere in programma, come previsto dal format Sprint del weekend. Quasi tutte le squadre si sono concentrate sull’utilizzo della Hard (il 74,4% dei giri completati è stato fatto con questa mescola), con alcuni piloti che ne hanno utilizzati già due set (Alonso e i due della Alpine). Il resto dei giri è stato suddiviso in parti quasi uguali fra la Medium (14,5%) e la Soft (11,1%). La sessione si è svolta con temperature che hanno oscillato fra i 38 e i 42 °C, con il vento che ha iniziato a farsi sentire sulla pista. Due forature sono state registrate, rispettivamente sulla posteriore sinistra di Alonso e su quella di Hamilton, causate da detriti raccolti sull’asfalto.
La sessione di qualifica è iniziata con un quarto d’ora di ritardo per consentire ai commissari di percorso di pulire ulteriormente il tracciato. Praticamente fino alla parte finale di Q2, le condizioni sono rimaste abbastanza stabili, anche se le temperature si sono velocemente abbassate, e la pista sembrava progressivamente velocizzarsi. Poi, in occasione degli ultimi minuti di Q2, il vento è diventato sempre più forte e i tempi sono saliti. Il cielo si è completamente coperto e l’aria era carica di pioggia ma le gocce sono iniziate a cadere soltanto dopo pochi minuti dall’inizio di Q3, quando la maggior parte dei piloti era riuscita comunque a completare un giro cronometrato: solo Piastri ha pagato dazio, finendo nella ghiaia e causando una bandiera gialla che ha penalizzato anche Perez. Da lì in avanti, è iniziato a piovere molto forte tanto da determinare la conclusione anticipata della sessione.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato da Adriano Leite Ribeiro (41 anni), ex calciatore brasiliano soprannominato “L’Imperatore”. L’attaccante è stato campione d’Italia quattro volte con l’Internazionale, club con cui ha vinto anche due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane. Giocando nella Nazionale, il suo palmares si è arricchito di una Coppa America e di una Confederations Cup.
Simone Berra, chief engineer: “Il venerdì dei weekend Sprint è sempre molto frenetico, con tutte le squadre che hanno una sola ora per preparare il resto del programma, cercando di mettere a punto l’assetto e, contemporaneamente, di valutare le tre mescole a disposizione. Inoltre, il format Sprint spinge le squadre a cercare di utilizzare in maniera diversa dal consueto i set a disposizione, cercando di farlo nel modo più efficiente possibile. Chiaramente, qui a Interlagos noi e le squadre abbiamo molti dati storici a disposizione, il che sarà d’aiuto nelle prossime ore, visto che quelli raccolti in FP1 sono stati comunque piuttosto limitati. Per quello che si è visto, la C2 non sembra essere la favorita come utilizzo in gara, visto che ha comunque dimostrato di avere un degrado non trascurabile, innescato dal basso livello di grip e dal conseguente scivolamento.
Le condizioni meteo sono cambiate – in peggio – fra le prove libere e le qualifiche, con temperature in calo anche piuttosto brusco, vento che aumentava di intensità e minaccia di pioggia sempre più incombente, fino al temporale e che ha determinato la fine anticipata delle prove ufficiali. Ciò ha reso particolarmente difficile il compito dei piloti, che si sono trovati ad affrontare condizioni di asfalto molto mutevoli e con il vento che cambiava di direzione e di velocità a complicare la situazione. Sabato dovremmo avere, secondo le previsioni, un meteo migliore, senza pioggia. Lo scorso anno nella Sprint 18 piloti su 20 utilizzarono la Soft ed è verosimile attendersi uno scenario simile anche quest’anno, considerato che le temperature dovrebbero comunque essere inferiori rispetto alle prove libere”.