Max Verstappen ha vinto, anche in Messico, per la quinta volta, la sedicesima record della stagione e la 51° in carriera. Partito terzo, il tre volte campione ha sfruttato la scia del poleman Charles Leclerc, prendendo il comando alla curva 1, stesso punto in cui il ferrarista è uscito indenne dalla manovra a dir poco azzardata di Sergio Perez, che ha pagato a caro prezzo l’errore, costretto al ritiro nella gara di casa. Sul podio con Verstappen, Lewis Hamilton e Leclerc, che era secondo davanti all’inglese della Mercedes e a Sainz quando a metà gara Kevin Magnussen è finito contro le barriere alla curva 8, causando le bandiere rosse e la sospensione della gara.
Alla ripartenza da fermo, Verstappen sulle hard ha mantenuto il comando, con Hamilton sulle medie che pochi giri dopo ha passato Leclerc, sulla mescola dura. Posizioni mantenute fino alla bandiera a scacchi. Quarto Sainz, davanti a Lando Norris, autore di una rimonta pazzesca, da 17° a quinto, con un sorpasso nelle fasi finali su George Russell. Ottimo settimo posto per Daniel Ricciardo, protagonista di un gran weekend con la sua AlphaTauri.
E’ andata bene alla seconda McLaren di Oscar Piastri, ottava nonostante la collisione con Yuki Tsunoda, seguita dalla Williams di Alex Albon e dall’Alpine di Esteban Ocon, che ha passato proprio sul filo di lana la Haas di Nico Hulkenberg. Undicesimo Pierre Gasly davanti a Tsunoda – che era a punti prima della collisione con Piastri – e a Hulkenberg. A seguire le Alfa Romeo di Valtteri Bottas, 14° ma sotto investigazione per la collisione con Stroll nel settore dello stadio, e Zhou Guanyu, ultimo classificato. Ritiri per Logan Sargeant, all’ultimo giro, oltre a Stroll, Magnussen, Fernando Alonso e ovviamente Perez.
Una vera disfatta per il messicano, che aspettava la gara di casa come un’occasione di riscatto dopo una stagione da dimenticare: basta guardare la classifica, doppiato da Verstappen, sulla stessa macchina. Sulla carta il contratto gli garantisce il sedile 2024 in Red Bull, ma il commento unanime dopo il botto, che poteva avere conseguenze gravi anche su Leclerc, è che cambi mental coach, perché evidentemente quello che ha non gli è d’aiuto. Soprattutto ascoltando le sue dichiarazioni in cui era ancora convinto che lo spazio ci fosse… In casa Ferrari ennesimo GP in cui il risultato non attenua la realtà, i problemi di gomme continuano, Hamilton ha fatto metà gara con le medie, cosa che le SF-23 non possono nemmeno sognare.
Barbara Premoli