Continua il tour de force della MotoGP con il terzo round in altrettante settimane, in Thailandia. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti e 22 i piloti della classe regina, il Chang International Circuit rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà 6 tanto da richiedere l’impiego dei dischi da 355 mm di diametro. La pista è stata disegnata dall’architetto tedesco Hermann Tilke e si trova a 410 km a nord dalla capitale Bangkok, nella località di Buriram, il cui nome nella lingua locale significa “città della felicità”. Il layout della pista vede l’alternanza di rettilinei particolarmente lunghi al termine dei quali bisogna frenare molto forte con curve da seconda e terza marcia in cui è fondamentale prendere il ritmo.
La scuola motociclistica thailandese è piuttosto recente e vede in Somkiat Chantra il suo esponente di punta. Il ventiquattrenne ha debuttato nel Mondiale in occasione della prima edizione del GP Thailandia della Moto3, nel 2018, mettendosi subito in luce con un brillante 7° posto. Dall’anno dopo è diventato pilota titolare dell’Honda Team Asia in Moto2, categoria in cui da inizio 2022 può essere annoverato tra i più forti. A inizio ottobre, a Motegi, Chantra, che usa pinze e pompe freno Brembo sulla sua Moto2, è stato autore del week-end perfetto: è stato infatti davanti a tutti in ciascun turno di prove Libere, poi ha conquistato la pole, quindi ha vinto la gara, facendo segnare pure il giro veloce e restando in testa dall’inizio alla fine.
Le MotoGP fanno ricorso ai freni in 7 delle 12 curve del tracciato per un totale di 26 secondi al giro, equivalenti al 29 per cento dell’intero GP. Quattro delle 7 frenate sono racchiuse nelle prime 5 curve della pista, complici i rettilinei lunghi che le precedono. Nella seconda metà della pista invece l’unica degna di nota è la curva 12 con una frenata di 213 metri necessaria per perdere poco meno di 200 km/h. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota MotoGP sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera gli 8,2 quintali, il più alto del trittico di gare consecutive. Per fortuna però i piloti non sono chiamati a sforzi per più di 2 curve consecutive, anche se l’umidità potrebbe influenzare le loro prestazioni.
Delle 7 frenate del Chang International Circuit 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, altrettante sono di media difficoltà e una sola è light. La più dura in assoluto per l’impianto frenante è la terza curva, preceduta da un rettilineo di quasi un chilometro: le MotoGP frenano da 327 km/h a 77 km/h in 6 secondi durante i quali percorrono 293 metri. I piloti esercitano un carico sulla leva di 5,2 kg e subiscono una decelerazione di 1,8 g.