Sulla pista di Città del Messico verrà utilizzata la mescola C3 come P Zero White hard, C4 come Yellow medium e C5 come Red soft. Si tratta di una selezione di uno step più morbido rispetto al 2022. Il graining è fenomeno abbastanza frequente su questa pista, anche perché i pneumatici sono soggetti ad uno scivolamento maggiore dovuto all’aerodinamica scarica e alle elevate altezze. Il pilota più vincente nella capitale messicana è Max Verstappen con quattro successi su sette partecipazioni. Le vittorie del pilota olandese consentono alla Red Bull di essere la squadra più vittoriosa in terra messicana. La strategia di gara più adottata lo scorso anno è stata ad una sosta. Max Verstappen ha montato un set usato di Soft e ha terminato su Medium arrivando primo davanti a Lewis Hamilton che, invece, ha iniziato su Medium e finito la gara su Hard. La differenza di temperatura tra l’inizio e la fine della giornata è molto significativa, un fattore in più da tenere in considerazione nell’analisi del potenziale degrado dei pneumatici.
Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Il secondo appuntamento consecutivo di questa tournée americana della Formula 1 si svolgerà a Città del Messico, sul circuito intitolato alla memoria dei fratelli Pedro e Ricardo Rodriguez, glorie dell’automobilismo sportivo del Paese nordamericano negli anni Sessanta e Settanta. Lungo poco più di quattro chilometri e caratterizzato da 17 curve, il circuito è situato nella zona orientale della capitale messicana, che si trova a oltre duemila metri di altitudine. Ciò ha un effetto rilevante sulla prestazione delle vetture, in quanto l’aria rarefatta riduce la resistenza all’avanzamento e il carico aerodinamico generato dalle monoposto: infatti, se la configurazione è solitamente quella usata sui circuiti che richiedono un livello di carico elevato, l’effetto sulle gomme è molto più basso. Anche il livello di aderenza prodotto dall’asfalto è nettamente inferiore alla media, visto che la rugosità è fra le più basse di tutto il calendario.
Quest’anno abbiamo deciso di portare in Messico il tris di mescole da asciutto più morbido (C3, C4 e C5) a disposizione. È stata una scelta ben ponderata, sia sulla base dell’esperienza dello scorso anno sia sulle simulazioni che ci hanno fornito come sempre le squadre. Ciò dovrebbe portare ad una maggior varietà nelle scelte strategiche in gara, aprendo alla possibilità di effettuare due soste: nel 2022, quando le mescole scelte erano state C2, C3 e C4, quasi tutti i piloti effettuarono solamente un pit-stop, privilegiando una combinazione fra Soft e Medium.
L’appuntamento di Città del Messico ci offrirà anche la possibilità di far valutare a tutte le squadre una variante della C4. Nelle due ore di prove libere del venerdì tutti i piloti avranno infatti a disposizione due set di prototipi di questa nuova mescola da utilizzare a loro piacimento. Una volta analizzati i dati, decideremo se omologare questa versione per un suo utilizzo nel 2024″.