Di tanto in tanto Fernando Alonso prende il telefono, chiama il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem e inizia a imprecare. Ma il boss della Federazione dice che il due volte campione è un “vero esempio per i giovani piloti. Era in F1, se ne è andato, è tornato e adesso è più forte che mai“, ha detto al giornale spagnolo AS durante il weekend di Austin. “E’ molto difficile, dato che la F1 è estrema. Non è solo un campione, è intelligente. Non dico che altri non lo siano, ma Fernando è un campione davvero brillante. Un bene per lo sport“. Il 42enne Alonso, che è il pilota più “anziano” ed esperto sulla griglia, secondo Ben Sulayem non si fa remore di dire spesso in modo diretto quello che pensa ai vertici dello sport: “Quando si arrabbia mi chiama: ‘Boss! Presidente!’ e poi parte con una serie di imprecazioni“, ha raccontato ridendo. “Io aspetto che finisca e gli dico che persino i rapper si vergognerebbero con quelle parole. Ma siamo entrambi piloti e capisco la frustrazione che hanno. E’ davvero bravo in questo sport perché parla anche, ha buone idee e porta un valore enorme alla F1. A parte la sua velocità e i progressi che porta al team, cose innegabili“.
Dopo alcune controversie a inizio anno, Ben Sulayem ha tenuto un basso profilo per il resto della stagione, finora. Dopo aver approvato l’ingresso del team Andretti-Cadillac per il 2025 o 2026, adesso sta spingendo la Formula One Management perché faccia lo stesso per portare un undicesimo team sulla griglia: “La FOM pensa alle azioni, vero? Bene, quando abbiamo annunciato Andretti, il prezzo delle azioni è salito. Abbiamo bisogno di team come General Motors e Andretti“, insiste Ben Sulayem. “Gli altri perdono una fetta della torta, ma è valore aggiunto per lo sport. Nel lungo termine, porterà più fans allo sport. Guardate al 2026: pensate che Audi entrerebbe in F1 per essere uniliata?”. Un discorso che non fa una grinza…