Fernando Alonso dice sempre quello che pensa e l’ha fatto anche sulla drammatica situazione di Israele e Palestina. Mentre il mondo della F1 nel weekend correva nel non molto lontano Qatar, Hamas ha attaccato Israele con centinaia di missili e attacchi da terra, con rapimenti e morti. Al maggior numero di vittime del popolo ebraico in un singolo giorno dai tempi dell’olocausto, è corrisposta la risposta dura da parte di Israele, che ha diviso l’opinione pubblica occidentale, con solidarietà ma anche proteste anti-semite a supporto del popolo palestinese.
In mezzo a tutto questo, i piloti sono rimasti in rigoroso silenzio, in un clima omertoso, tranne Fernando Alonso, che ha pubblicato un post sui social in cui ha condannato l’attacco di Hamas. I commenti dello spagnolo sono stati innescati in particolare dalla notizia di moltissimi bambini israeliani trovati morti, mutilati e anche decapitati. “I bambini meritano di crescere protetti in un mondo sicuro“, ha scritto Alonso che è anche un ambasciatore dell’UNICEF. Il commento è stato accompagnavano da un poster dell’UNICEF con scritto: “Niente giustifica l’omicidio, la mutilazione o il rapimento di bambini e bambine, che costituiscono gravi violazioni dei loro diritti“.