A poco meno di due anni dalla prima edizione, la F1 torna in Qatar per il sest’ultimo GP della stagione. Il Losail International Circuit rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni: in una scala da 1 a 5 secondo i tecnici Brembo ha un indice di difficoltà di 3, il più basso dei tracciati del Medio Oriente a pari merito con Abu Dhabi. Progettata per ospitare le corse motociclistiche, la pista di Losail è contrassegnata da curve da percorrere ad alta e media velocità, anche se è presente un rettilineo lungo oltre un chilometro. Per l’occasione i piloti potranno godere di un nuovo asfalto ma la sabbia del deserto rischia di sporcare il tracciato, condizionando le traiettorie e la potenza frenante scaricata a terra.
I piloti della MotoGP sono costretti a impiegare i freni in 13 delle 16 curve del circuito, rispetto alle 9 volte al giro dei piloti di F1. La differenza è evidente soprattutto nella seconda metà della pista perché dalla curva 12 fino al traguardo i motociclisti si servono sempre dei freni Brembo, mentre le monoposto li utilizzano in 3 occasioni. Ne consegue un tempo di impiego sul giro dei freni di appena 12,25 secondi per la Formula 1 contro il più del triplo, ben 39 secondi, della MotoGP. Dalla partenza alla bandiera a scacchi l’impianto frenante opera per il 15% del tempo sulle monoposto, a fronte del 34% della MotoGP.
Al Losail International Circuit i piloti di Formula 1 non utilizzano i freni per più di 2 curve di seguito. Eppure, l’estrema tortuosità del tracciato impedisce di superare i 300 km/h, con l’unica eccezione del rettilineo di partenza/arrivo. Oltretutto, sia la qualifica che le due gare, la Sprint del sabato e quella tradizionale della domenica, si disputeranno sotto le luci artificiali. Dalla partenza alla bandiera a scacchi nella gara standard ciascun pilota esercita un carico complessivo sul pedale del freno di 46 tonnellate, un valore quasi identico a Monza. Ma mentre la pista italiana presenta 5 staccate per cui servono almeno 137 kg di carico sul pedale, in Qatar non si superano mai i 125 kg.
Delle 9 frenate solo 2 sono considerate impegnative per i freni, 4 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono light. Così come per la MotoGP, la più impegnativa in assoluto è la frenata della prima curva, anche se la perdita di velocità è decisamente inferiore, grazie alla maggiore velocità di percorrenza della curva garantita dalle quattro ruote: da 310 km/h a 146 km/h per le monoposto in appena 2,04 secondi durante i quali si percorrono 118 metri. Il pilota è sottoposto a una decelerazione di 4,1 g ed esercita un carico sul pedale di 115 kg.