Un super Max Verstappen vince il GP del Giappone ma divide la scena con le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri, al suo primo podio in F1. E la Red Bull vince in casa il sesto Titolo Costruttori, il secondo consecutivo.
Al via Verstappen è stato attaccato da Piastri e Norris, ma li ha tenuti dietro, navigando indisturbato verso la sua 13° vittoria della stagione e la 47° in carriera, nonostante una safety car e una VSC. Grandi protagonisti di questa domenica i piloti McLaren, con una lotta molto corretta tra loro finita a favore di Norris, passato davanti al compagno di squadra al via, poi scivolato dietro quando l’australiano ha fatto il pit durante la VSC e poi mostrando una velocità tale da indurre il team a far scambiare le posizioni.
Quarta la Ferrari di Charles Leclerc, autore all’esterno della curva 1 e 2 di uno splendido sorpasso sulla Mercedes di George Russell – unico tra i leader a optare per una strategia di una sola sosta. Nelle fasi finali Russell si è trovato alle spalle il compagno di squadra Lewis Hamilton e dal muretto è arrivato l’ordine perentorio di lasciarlo passare, cosa che ha fatto ma chiaramente controvoglia e che non ha dato una bella immagine: come ha sottolineato Hamilton nel dopo-gara, la gara è di squadra e contro gli altri, mentre oggi a Suzuka si sono visti dei pericolosi ruota a ruota e un rischio di collisione da follia, perché un conto è correre, altro gettare via punti per il Costruttori. Forse a Russell un ripasso delle regole e bagno di umiltà non farebbero male…
Sesto Carlos Sainz, che è riuscito a passare Russell sfruttando la superiorità gomme, con l’Aston Martin di Fernando Alonso e le Alpine diEsteban Ocon e Pierre Gasly a portare a casa gli ultimi punti. A seguire le due AlphaTaur, con Liam Lawson davanti all’eroe di casa Yuki Tsunoda. Gara al recupero per Zhou Guanyu: dopo l’incidente al primo giro, è riuscito a portare al traguardo l’unica Alfa Romeo, 13° – ritiro invece per Valtteri Bottas finito nella ghiaia dopo un contatto con la Williams di Logan Sargeant. Ultimi a passare la bandiera a scacchi i piloti Haas Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen, 14° e 15°.
Per la Williams un doppio ritiro, con Sargeant tornato ai box dopo il contatto con Bottas e Albon ritirato dopo il suo incidente alla curva 1 con l’Alfa Romeo. Giornata da dimenticare per Sergio Perez: al via, ha toccato Hamilton, poi un incidente con Magnussen l’ha costretto a tornare ai box per cambiare il secondo musetto e, tornato in pista brevemente, è stato richiamato per il ritiro. Una situazione, quella del messicano, sempre più drammatica, specie per il confronto impari con un compagno come Verstappen, che adesso sembra soffrire in modo particolare. E ritiro anche per Lance Stroll, per un problema all’alettone.
Barbara Premoli