Un anno, due mesi e 10 giorni. Tanto è passato dall’ultima vittoria della Ferrari a quella odierna a Singapore, con Carlos Sainz che ha conquistato il secondo successo in carriera dopo essere partito dalla pole, gestendo gli ultimi giri per coronarie forti, resistendo a Lando Norris e al duo della Mercedes George Russell (a muro nell’ultimi giro quando era terzo) e Lewis Hamilton. A completare la gioia del popolo ferrarista, il fatto che quella odierna sia la prima vittoria non Red Bull della stagione.
Sainz ha mantenuto il comando al via, seguito da Charles Leclerc che, grazie alla scelta delle soft, è riuscito a passare Russell. Nulla ha potuto contro lo spagnolo neppure la Safety Car, causata dall’uscita di Logan Sargeant. Ma dopo che l’Alpine di Esteban Ocon, sesto, è rimasta ferma in pista per un problema al cambio, la Mercedes ha sfruttato la VSC per far rientrare ai box i piloti montando le medie, che hanno acceso il finale. Russell e Hamilton hanno passato Leclerc, ma nulla hanno potuto contro Sainz e Norris, con lo spagnolo che ha regalato il vantaggio del DRS al suo ex-compagno di squadra in McLaren, tenendo dietro le Mercedes e passando per primo sotto la bandiera a scacchi.
Le speranze di un podio ormai sicuro di Russell sono svanite improvvisamente contro le barriere alla curva 10 nell’ultimo giro, quando sembrava in procinto di passare Norris, al suo terzo podio 2023, con Hamilton sul terzo gradino del podio. Quarto Leclerc, seguito da Max Verstappen, che ha chiuso finalmente un weekend difficile per la Red Bull. Ottimo sesto posto per Pierre Gasly e l’Alpine, seguito da Oscar Piastri e Sergio Perez, ottavo ma under investigation per una collisione con Alex Albon.
Primi punti della carriera per Liam Lawson e la sua AlphaTauri, nono davanti alla Haas di Kevin Magnussen. A chiudere la classifica Alex Albon, Zhou Guanyu, Nico Hulkenberg e Fernando Alonso: una gara difficile per il campione spagnolo, che ha avuto una penalità di 5 secondi, un pitstop lento e poi è uscito di pista, finendo 14° e ultimo. Quattro i ritiri: Valtteri Bottas, Yuki Tsunoda, Ocon e Russell.
Barbara Premoli