Una prima giornata molto intensa quella di oggi a Zandvoort, nonostante le due brevi interruzioni – una per ciascuna sessione di prove libere – dovute a delle uscite di pista con vetture rimaste ferme nelle vie di fuga o contro le barriere di protezione. Il miglior tempo assoluto è stato stabilito dalla McLaren di Lando Norris nella seconda sessione, quando ha completato i 4,259 chilometri di lunghezza della pista nel tempo di 1:11.330, un secondo più veloce del miglior tempo ottenuto nella corrispondente sessione del GP dello scorso anno, allora segnato dalla Ferrari di Charles Leclerc in 1:12.345.
In un weekend caratterizzato da un formato standard, le squadre hanno lavorato secondo programmi consolidati nel tempo, soprattutto in FP2 quando, dopo un paio di run ancora con un quantitativo di benzina a bordo relativamente basso, ci si è concentrati sulla simulazione del passo gara, con stint piuttosto lunghi come i 18 giri consecutivi messi insieme da Esteban Ocon (Alpine) e Yuki Tsunoda (AlphaTauri) sulle Hard e da Pierre Gasly (Alpine) sulle Soft.
Le condizioni della pista, molto sporca all’inizio della giornata come spesso accade su un tracciato adagiato fra le dune di sabbia e separato dal Mare del Nord soltanto da poche centinaia di metri, si sono evolute molto rapidamente man mano che le vetture giravano, un processo che proseguirà in maniera sensibile anche domani e domenica, senza contare l’incognita delle condizioni meteo.
Simone Berra, chief engineer: “Tutto sommato è stata una giornata molto utile per noi perché è stato possibile raccogliere molti dati relativi al comportamento delle tre mescole che abbiamo portato qui a Zandvoort, sia sulla breve che sulla lunga distanza. Rispetto all’anno scorso, abbiamo una nuova Hard – la C1 – che per quanto abbiamo visto oggi ha mostrato un degrado molto ridotto e che è stata utilizzata soprattutto in FP1 quando però l’asfalto era ancora molto sporco e offriva poca aderenza. Le temperature relativamente più fresche potrebbero rendere più plausibile l’utilizzo anche in gara della mescola più morbida, la C3. Tutto è quindi ancora molto aperto per quanto riguarda la scelta delle gomme per domenica, il che rende più incerto e interessante il prosieguo del fine settimana. In termini di gap fra le mescole, la rapida evoluzione della pista non permette ancora di fare delle stime affidabili mentre va detto che le previsioni meteorologiche danno al momento una significativa probabilità di pioggia, soprattutto per la giornata di domani: un fattore di incertezza ulteriore da tenere in considerazione”.