Secondo i dati settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), appena pubblicati, il prezzo della benzina in modalità self service sale ancora attestandosi a 1,929 euro al litro, il gasolio a 1,796 euro al litro.
“Stangata vacanze! Ennesima speculazione sull’esodo degli italiani, in viaggio per raggiungere il luogo di villeggiatura” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “La benzina self sfonda abbondantemente la soglia di 1,9 euro. In una sola settimana un pieno da 50 litri costa 1 euro e 56 cent in più per la benzina e addirittura 2 euro e 52 cent per il gasolio. In appena due settimane, quelle cruciali per chi sta andando in ferie, un litro di benzina costa quasi 7 cent in più, con un rialzo del 3,5%, pari a 3 euro e 26 cent per un pieno, mentre il gasolio è rincarato di quasi 9 cent al litro, con un balzo del 5,1%, pari a 4 euro e 34 cent a rifornimento, 104 euro su base annua. Insomma, l’esposizione del prezzo medio regionale ha avuto un effetto nullo sui rincari. Se poteva avere efficacia la moral suasion, infatti, era soprattutto nei primi giorni di entrata in vigore del provvedimento, quando la novità era stata pubblicizzata da tutti i mass media e il benzinaio poteva temere lo stigma di applicare un prezzo superiore a quello medio e di perdere clienti. Ma il risultato non è arrivato. Senza contare, come denunciato in tempi sospetti, che la mediana dei prezzi applicati dai distributori è inferiore alla media, quindi sono comunque di più i benzinai incentivati a far salire il prezzo avendolo sotto la media che quelli incoraggiati ad abbassarlo“.