Qualcuno pensava davvero che la penalità di 5 posizioni avrebbe influito sulla gara di Max Verstappen? Infatti in Belgio è arrivata la sua ottava vittoria consecutiva, con la doppietta Red Bull grazie al secondo posto di Sergio Perez. E il record del team austriaco si allunga, con 13 successi. Una domenica che vede Charles Leclerc completare il podio, ma con una Ferrari soddisfatta a metà, per via del ritiro di Carlos Sainz. a causa dell’incidente di gara con Oscar Piastri al via.
Verstappen ha passato subito il poleman Leclerc e ha viaggiato indisturbato per i 44 giri della gara, restando in pista anche quando è caduta la pioggia a metà gara, restando sulle slick. Anche Perez ha passato il ferrarista, tagliando il traguardo secondo ma a 20 secondi dal compagno di squadra, con la prima doppietta dal GP di Miami dello scorso maggio.
Leclerc ha chiuso davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton (che ha fatto una sosta alla fine, conquistando il punto bonus del giro veloce), con Fernando Alonso quinto davanti a George Russell. Dopo aver perso parecchie posizioni al via, Lando Norris (partito con le medie e passato poi alle hard) si è riscattato quando ha montato le soft quando è iniziato a piovere, riuscendo ad avere più grip e a chiudere 7°. A chiudere la top 10 Esteban Ocon, Lance Stroll e Yuki Tsunoda.
Autore di un primo stint più lungo di chiunque altro. la gara di Pierre Gasly è stata rovinata da un pitstop lento, vanificando il lavoro fatto, e ha chiuso 11°, seguito dalle Alfa Romeo di Valtteri Bottas e Zhou Guanyu. Dopo essere state in zona punti nelle fasi iniziali, anche grazie alla velocità in rettilineo delle FW45, le Williams hanno pagato la strategia gomme, chiudendo 14° con Alex Albon 14° e 17° con Logan Sargeant. Segnate dalle penalità pre-gara, le Haas di Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg hanno passato la bandiera a scacchi 15° e 18°, con Daniel Ricciardo 16°, che non è riuscito a tenere il passo del compagno di squadra Tsunoda. Al traguardo solo 18 le monoposto, con i ritiri di Carlos Sainz e Oscar Piastri dopo l’incidente alla prima curva: il pilota McLaren si è fermato subito, mentre lo spagnolo ha proseguito fino al giro 25, quando la squadra l’ha richiamato ai box.
Una cosa colpisce di Max Verstappen: ha sempre festeggiato dopo ogni vittoria, ma adesso è più rilassato, sereno, La decima vittoria della stagione non è cosa da tutti e a lui non sono mai interessati i record (ne basta una per raggiungere le 9 consecutive di Sebastian Vettel), ma è diverso, come avesse acquisito consapevolezza delle sue capacità, che fanno della sua RB19 una macchina da guerra (come provano i 20 secondi di distacco da Perez). Ormai sono 125 i punti sul compagno di squadra, 165 su Alonso, 166 su Hamilton e 215 su Leclerc. Da far girare la testa anche la classifica Costruttori, con la Red Bull a 503, seguita dalla Mercedes a 247, dall’Aston martin a 196 e dalla Ferrari a 191 (sì, avete letto bene…). Un Verstappen sempre più vicino al terzo Titolo, che si permette anche di scherzare con il suo ingegnere che, quando gli ha chiesto di sollevare il piede per gestire le gomme, si è sentito rispondere: “Potrei anche spingere di più e facciamo un altro pitstop? Così tanto per allenarci un po’“. Il ragazzo, da tanti definito arrogante, ha scoperto quanto sia bello sorridere, scherzare e godersi il momento. 45 vittorie in carriera, ragazzi, mica pizza e fichi! Adesso vacanza, per tutti. Due settimane in cui tutti dovranno restare fermi, poi la preparazione per l’ultima parte della stagione, con Zandvoort e Monza dietro l’angolo.
Barbara Premoli