Giovedì 20 luglio Enea Bastianini è arrivato intorno alle 11.00, al Reparto Racing della Brembo situato a Curno, a pochi chilometri da Bergamo. Una visita di piacere durante il break estivo della MotoGP, in attesa che il Motomondiale riparta dopo una lunga pausa con il GP della Gran Bretagna, in programma il primo fine settimana di agosto. Assieme al suo staff del Ducati Lenovo Team, il pilota romagnolo è stato accolto dal COO di Brembo Performance Mario Almondo e da alcuni collaboratori dell’azienda bergamasca che lavorano ogni giorno a stretto contatto con Bastianini e con il suo team.
Un tour guidato all’interno dei reparti produttivi dell’azienda leader indiscussa nel settore, dove il pilota ha potuto scoprire come vengono progettati, personalizzati e sviluppati i freni della sua Ducati Desmosedici GP. Qui ha potuto incontrare gli ingegneri e le persone del reparto Racing che, grazie al costante investimento in ricerca e sviluppo, continuano ad ampliare e sviluppare soluzioni tecnologiche altamente innovative per tutti i team dei più importanti campionati Motorsport: dalla Formula 1, alla MotoGP, passando per la Formula E, la MotoE, i campionati Endurance e tante altre competizioni mondiali.
Nello specifico, “il Bestia” – come lo chiamano i fan – ha potuto osservare da vicino il dettaglio delle fasi produttive delle pinze alettate di ultima generazione, dei dischi alettati in carbonio, delle ruote Marchesini in magnesio forgiato, componenti che forniscono la sua Ducati Desmosedici GP ma che ha potuto testare già lo scorso anno in sella al Team Gresini.
“Per me è stata la prima visita in Brembo”, racconta Enea Bastianini. “Ho scoperto un mondo affascinante, tante persone appassionate e che tifano per me. La lavorazione delle pinze è stata la parte che mi ha colpito di più: dalla progettazione alla produzione passando per la modellazione, le rifiniture, l’assemblaggio, la validazione, i test ai banchi. Tra le pinze MotoGP e le pinze Formula 1 cambia tutto, in MotoGP tutti hanno lo stesso disegno di pinza, in Formula 1 no, il disegno cambia da team a team e quando vedi le pinze da vicino ti rendi conto della differenza che c’è. La frenata più bella e più difficile per me è quella della San Donato al Mugello: arrivo a 360 km/h, devo tenere conto di tante variabili, ogni anno è una frenata diversa che cambia sempre. In tanti mi chiedono se io sia uno staccatore, in realtà mi ritengo forte nella parte di rilascio freni quando devo entrare in curva e solitamente freno con due dita”.
Bastianini è stato poi accompagnato dallo staff Brembo presso il Quartier Generale dell’azienda, situato all’interno del Kilometro Rosso, il noto Innovation District, l’ecosistema dell’innovazione dove le grandi idee diventano business. Qui ha potuto scoprire “The Art of Braking”, la nuova mostra spettacolo che racconta l’avventura imprenditoriale di Brembo e i suoi prodotti più iconici in un’esperienza multimediale immersiva e coinvolgente. Un modo innovativo di raccontare cos’è oggi Brembo per gli appassionati: storia, design, stile, racing, prodotto, innovazione e sostenibilità, con uno sguardo al futuro e alle nuove generazioni.
Per concludere un breve passaggio al reparto “Prove Strada” dove il pilota ha potuto scoprire come vengono testate auto e moto con impianti frenanti Brembo di serie, pronte per essere portate su strada. “Enea ha un grande talento, lo abbiamo già visto in Moto2, lo scorso anno si è classificato terzo nel mondiale piloti MotoGP e adesso può confermarsi con un Team vincente come Ducati. Con uno stile di guida molto fluido e composto”, ha detto Mario Almondo, COO di Brembo Performance. “Enea ha tra i punti di forza l’ingresso in curva con i freni “in mano” grazie ad un ottimo feeling con l’avantreno. Brembo fornisce ormai da 8 anni tutti i piloti di MotoGP con una gamma ricca di componenti: questo ci consente di soddisfare al meglio le esigenze di team e piloti e di alzare l’asticella in termini di soluzioni sempre più innovative e performanti”.