L’Italia conferma il proprio ruolo centrale nel Mondiale di F1: anche nel 2024 ci saranno due appuntamenti nel nostro Paese, Imola e Monza. Per il tracciato del Santerno, che ha ospitato la prima gara iridata di F1 nel 1980, si tratta di fatto di un ritorno dopo la cancellazione forzata di quest’anno a causa della tragica alluvione che ha colpito la Romagna. Il tracciato di 4.909 metri dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari ospiterà il GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna domenica 19 maggio 2024, lo stesso periodo in cui si sarebbe corso quest’anno. L’Autodromo Nazionale Monza, il più antico tra quelli che ospitano il campionato del mondo con la sua storia centenaria, invece, vedrà disputarsi la 95° edizione del GP d’Italia sul proprio tracciato stradale di 5.973 metri domenica 1 settembre. L’ACI si conferma inoltre l’unico ente a livello mondiale a organizzare due gran premi iridati sul proprio territorio nazionale. Solo gli USA, con tre gran premi, hanno in calendario un numero maggiore di gare iridate
“La conferma della presenza di Imola e Monza nel calendario 2024 è la concreta dimostrazione della bontà degli enormi sacrifici compiuti dall’Automobile Club d’Italia per organizzare due gran premi nel nostro Paese malgrado la crescente richiesta da parte di tanti Paesi di voler ospitare un evento così prestigioso come un GP di Formula 1″, è il commento del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani. “Ora ci stiamo impegnando per garantire che l’Italia continui ad avere un ruolo centrale nel Mondiale di Formula 1 per tanto tempo”.
E vista la richiesta sempre crescente di Paesi ricchi, non sarà un’impresa facile rinnovare i contratti. Diciamolo senza mezzi termini: almeno uno dei due rischiamo di perderlo. Basta confrontare gli impianti che sorgono ovunque nel mondo come funghi e le continue richieste e i nostri. I fee richiesti da Liberty Media non sono una passeggiata e i nostri Autodromi non navigano in acque tranquille. Non resta che attendere, certi che come sempre il presidente ACI darà il massimo per garantire il futuro della F1 nel nostro Paese, in due circuiti epici, che sono la storia del motorsport. E non dimentichiamo che anche il CEO e AD Stefano Domenicali tiene molto ai suoi e nostri gran premi.
Barbara Premoli