Al GP di Gran Bretagna, i team utilizzeranno C1 come P Zero White hard, C2 come Yellow medium e C3 come Red soft. Una scelta dovuta agli alti livelli di energia che Silverstone esercita sui pneumatici. La pista inglese è una delle più severe, in particolare per l’anteriore sinistra che deve sopportare dei carichi elevati in otto diverse curve. Su questo tracciato si registrano alcune delle velocità medie più alte in curva (le Maggotts, Becketts e Chapel vengono percorse a piena velocità) e i piloti sono sottoposti a elevate forze laterali che superano anche i 5 g.
Durante l’edizione 2022, i piloti hanno utilizzato, per la maggior parte, una strategia su due soste. Tutte le mescole sono state utilizzate nel corso del Gran Premio ma anche come set iniziale sulla griglia di partenza. Il primo posto nel GP di Gran Bretagna del 2022 è stato di Carlos Sainz (Ferrari) che ha così conquistato la sua prima vittoria in Formula 1, ottenuta anche dalla pole position. L’11 e il 12 luglio, Pirelli rimarrà a Silverstone per i test di sviluppo sui pneumatici da asciutto senza termocoperte. Parteciperanno al test Red Bull (un giorno), Haas e Williams.
Dopo Monza, Silverstone è uno dei circuiti permanenti storici del campionato di Formula 1. Il tracciato nel Northamptonshire ha ospitato infatti 57 Gran Premi. Nel 2020, si è disputato il GP di Gran Bretagna e, la settimana successiva, il Gran Premio che celebrava il 70° anniversario dalla prima gara disputata in F1 il 13 maggio 1950, proprio a Silverstone. La squadra più vincente nell’autodromo inglese è la Ferrari con 15 vittorie. È invece Sir Lewis Hamilton ad essere il pilota più premiato a Silverstone con 8 vittorie. Il pilota ha ottenuto il titolo quando è diventato Cavaliere per volontà della Regina Elisabetta. La cerimonia di investitura, nel 2021, è stata tenuta dall’attuale Re Carlo III.
Mario Isola, direttore motorsport: “Il GP di Gran Bretagna segnerà il debutto di una nuova costruzione dei pneumatici da asciutto, la cui introduzione anticipa l’utilizzo di materiali previsti per il 2024. La modifica si è resa necessaria in considerazione dell’incremento di prestazioni delle monoposto – in termini di carichi e velocità – registrato fin dalle prime gare della stagione rispetto alle simulazioni che erano state fornite dalle squadre a Pirelli l’inverno scorso e alla luce della loro verosimile evoluzione fino alla fine del campionato. In questi anni abbiamo lavorato intensamente nell’ambito della simulazione in modo da essere in grado non soltanto di fornire un prodotto che rispettasse i target di prestazione definiti da tutti gli stakeholder ma anche di saper anticipare eventuali problemi e di reagire con prontezza.
La nuova specifica rende il pneumatico più resistente alla fatica ma non ne altera altri parametri tecnici né il suo comportamento in pista. Tutti i team hanno avuto la possibilità di testarla in occasione dello scorso Gran Premio di Spagna, quando abbiamo messo a disposizione due set supplementari per ciascun pilota: i commenti ricevuti sono stati in linea con quelle che erano le nostre aspettative, soprattutto in termini di trasparenza della prestazione. Inoltre, la nuova specifica consente a Pirelli di mantenere sostanzialmente inalterate rispetto allo scorso anno le pressioni dei pneumatici anteriori e posteriori, pur in presenza di un significativo incremento medio dei carichi.
Il debutto avverrà su una delle piste tradizionalmente più impegnative per le gomme: non è un caso che nella nostra scala interna di misurazione Silverstone sia al vertice in termini di stress e di forze laterali esercitate, in particolare sul pneumatico anteriore sinistro. Coi suoi curvoni veloci, la pista mette a dura prova anche i piloti, che devono sopportare accelerazioni laterali superiori ai 5 g. La scelta delle mescole, la cui gamma non ha subito alcuna modifica a seguito dell’aggiornamento della costruzione, è rimasta invariata rispetto alle recenti edizioni – C1 come Hard, C2 come Medium e C3 come Soft – perlomeno in termini di nomenclatura. Infatti, la C1 odierna è una mescola nuova, che si colloca in posizione intermedia fra la C2 e la C0, denominazione aggiornata della mescola più dura della gamma 2022″.