La F1 è sotto pressione dopo l’incidente di ieri a Spa in cui ha perso la vita il 18enne olandese Dilano van ‘t Hoff, anche perché correrà in Belgio tra meno di un mese, sullo stesso circuito in cui nel 2019 è morto anche il pilota di Formula 2 Anthoine Hubert e quanto accaduto al pilota della Formula Regional European è stato un incidente pressoché identico, sempre nel settore Eau Rouge-Raidillon. Ma a differenza di Hubert c’erano condizioni meteo pericolose.
“Non capisco se si tratta della pista o solo di velocità e visibilità“, ha detto Fernando Alonso. Molti suggeriscono che il settore sia urgentemente cambiato, mentre altri si chiedono se la F1 debba semplicemente bandire le gare in quelle condizioni insidiose. “Non possiamo non correre sul bagnato, quando vediamo tutte quelle bandiere rosse, ritardi e i tifosi frustrati in pista e a casa e cose del genere“, prosegue Alonso. “Ma si tratta di come funzionano le macchine adesso e la visibilità è così pessima che su certi tracciati a certe velocità non possiamo proprio guidare. Non so se sia un problema di Spa, ma è qualcosa che non possiamo permetterci che accada di nuovo. Deve essere l’ultimo. E sì, io cambierei quel settore pericoloso“. Lance Stroll era furioso dopo la tragedie: “Non è giusto quello che è successo. Quella curva va rivista e cambiata perché abbiamo perso due giovani talenti in quattro anni. Deve essere cambiata, solo quella curva. Ci andremo tra qualche settimana e ogni volta che ci andiamo rischiamo la vita“. Stroll ha aggiunto che la F1 dovrà reagire con urgenza alla situazione: “Tra un paio di settimane giocheremo col fuoco. Di nuovo. E non solo noi, anche i ragazzini della F2 e della F3, e tutti quelli che percorrono quella curva ogni settimana. Anche sull’asciutto e qualcuno perde la macchina è una curva cieca, tocchi il muro e rimbalzi in mezzo alla pista. Una macchina arriva a oltre 300 all’ora e sei finito. Ne parleremo tra noi piloti negli incontri che abbiamo, ma a volte non si va oltre le discussioni“. Per il connazionale di Dilano, Nick de Vries questa ultima tragedia mette una nuvola nera sullo storico circuito di Spa: “Penso sia giusto fare dei cambiamenti per evitare situazioni come queste in futuro, questa è la priorità“.
Ma non solo i piloti sono sconvolti dalla tragedia. “Sono sicuro che la FIA studierà tutte le circostanze e deciderà cosa va migliorato“, ha detto Toto Wolff. “Tutti amiamo Spa per via della sua unicità, ma dobbiamo capire se c’è altro su cui puntare l’attenzione. Le vite dei giovani piloti vanno protette“. Damon Hill ha detto: “La FIA dovrà esaminare la cellula di sopravvivenza in modo che possa resistere quando una macchina la colpisce così violentemente. La visibilità è un altro problema. Ho corso con la pioggia a Spa molto spesso, ma dovresti guidare quando non vedi niente? I piloti amano la sfida di correre sul bagnato, quindi dovremmo eliminare i rischi di mantenere il brivido nonostante il pericolo? Sono due elementi in contraddizione“. Un’altra cosa va sottolineata: perché dare la ripartenza della gara per un solo giro in quelle condizioni? Questo è il vero peso sulle coscienze dei commissari che ieri hanno fatto questa scelta scellerata, che è costata la vita a un 18enne. Ne abbiamo piene le scatole di minuti di silenzio in griglia e di show che va avanti, come nulla fosse, con un corpo in un obitorio.