BMW Group Italia dona 500mila euro a Save the Children – l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro – a sostegno del Progetto “Ritorno Com’E.R.o” per fronteggiare l’emergenza in Emilia Romagna, a seguito dell’alluvione che ha colpito la Regione nel maggio scorso. Il progetto, definito da Save the Children e supportato da BMW Group Italia, prevede tre linee di intervento principali: il sostegno ai centri estivi dei Comuni dell’Unione della Romagna Faentina, con 15 realtà che beneficeranno di finanziamenti ad hoc per garantire settimane gratuite alle famiglie con bambini (un sostegno che coinvolgerà oltre 300 tra bambini e ragazzi); l’attivazione di un intervento per i minori con bisogni educativi speciali o disabilità, i più vulnerabili in contesti come quelli di un’emergenza, con l’aiuto di educatori dedicati; la riabilitazione e il ripristino della Scuola di Musica Giuseppe Sarti di Faenza, che ospita normalmente 450 studenti e 40 insegnanti e che è stata gravemente danneggiata dall’alluvione che ne ha compromesso la funzionalità. Saranno più di mille i beneficiari coinvolti.
Come in tutte le emergenze, sottolinea Save the Children, la continuità educativa non è solo una priorità per non perdere ore di studio preziose, ma è fondamentale per lo stesso benessere psicologico dei bambini e delle famiglie e per far tornare i più piccoli ad una normalità che è stata compromessa dagli effetti delle alluvioni. Inoltre, anche in situazioni di normalità le attività educative estive rivestono un’importanza fondamentale per bambini, bambine e adolescenti perché permettono di contrastare la perdita di apprendimenti conseguente alla pausa scolastica estiva.
“Diciamo sempre – ha dichiarato Massimiliano Di Silvestre, Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia – che le aziende moderne e leader di mercato devono avere un ruolo attivo nella società per creare valore. Noi siamo impegnati in questo ambito da tanti anni attraverso il progetto di responsabilità sociale d’impresa SpecialMente. Ecco perché, sin dalle prime fasi dell’emergenza in Emilia-Romagna, ci siamo attivati, insieme ai colleghi della Casa madre, per identificare un progetto serio e concreto che potesse venire in aiuto delle popolazioni del territorio così duramente colpite dall’alluvione, con un’attenzione speciale per i giovani e la scuola. Save the Children, organizzazione con la quale avevamo già collaborato in occasione del terremoto del 2016, ci è sembrata la scelta più idonea, non solo per la serietà dimostrata in tanti anni di attività, ma anche per la condivisione dell’attenzione ai più giovani, alla scuola e alle persone con bisogni educativi speciali o disabilità, e per la concretezza e immediatezza dei progetti proposti. Saranno più di mille le persone che potranno beneficiare di questo progetto e siamo orgogliosi di poter testimoniare la nostra vicinanza alle popolazioni colpite con azioni concrete che abbiano un impatto reale sulla vita delle famiglie e dei ragazzi”.