In Germania Jorge Martin (Prima Pramac Racing) mette fine a un digiuno lungo 15 anni: tanto, infatti, il tempo dall’ultima vittoria della Ducati al Sachsenring. A tre lustri dall’acuto di Casey Stoner, nel 2008, lo spagnolo riporta in alto Borgo Panigale al termine di una bagarre che l’ha visto precedere Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team) per appena 64 millesimi. Decisivo un contatto fra i due all’ultima curva del penultimo giro. Terza piazza per Johann Zarco (Prima Pramac Racing), a quasi sette secondi dal compagno di squadra.
Al via la conferma dell’ottimo spunto mostrato di recente dalle RC16, con Jack Miller (Red Bull KTM Factory Racing), scattato dalla terza casella, che si mette in testa al gruppo. Lo seguono Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team) e Bagnaia, che supera subito il compagno di marca. Martin è quarto, Zarco settimo. L’australiano perde però tre posizioni alla curva 11, la destra veloce che immette nel discesone: il posteriore lo molla per un attimo, la KTM si scompone e la leadership passa al campione del mondo in carica. Al terzo dei 30 giri previsti Martin infila Bagnaia alla curva 12, la stessa in cui sabato, nella Tissot Sprint, ha realizzato un doppio sorpasso prima di involarsi verso la vittoria. L’iberico si prende subito mezzo secondo di vantaggio su Bagnaia, mentre da dietro risalgono Brad Binder (Red Bull KTM Factory Racing), scattato dall’ottava casella, e Zarco, che al settimo giro è il più veloce in pista. A un terzo di gara il sudafricano sorpassa Marini portandosi nella top 3 provvisoria. Due giri più tardi è invece il francese a sopravanzare il numero 10 della top class, che scivola così in quinta posizione.
Nel frattempo, davanti, la coppia in fuga è separata da circa cinque decimi e ha oltre tre secondi di gap sugli inseguitori. Vanno a delinearsi tre coppie: Martin e Bagnaia in corsa per la vittoria, Binder e Zarco per l’ultimo gradino del podio, Marini e Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team) per il quinto posto: il numero 72, terzo nella classifica iridata, ha recuperato dopo un avvio non incisivo e lotta col compagno di squadra, che regola al 18° giro dopo aver fallito un precedente tentativo.
Braccato da Zarco, Binder cade poi alla curva 8 consegnando il terzo posto al ducatista. Il francese guadagna così il podio provvisorio senza dover attaccare, mentre davanti Bagnaia ricuce il mezzo secondo che lo separava da Martin e tenta l’affondo sul rivale. Succede alla curva 12 e ad avere la meglio è l’italiano. La risposta arriva tre giri più tardi e nello stesso punto. È affermativa, con Martin di nuovo davanti. Quello che si va delineando è un duello destinato a risolversi negli ultimi chilometri. Al 27° giro Bagnaia esce dalla curva 11 incollato al rivale ma deve fare un passo indietro, perché Martin chiude tutti gli spazi. I due sono incollati: all’uscita dall’ultima curva, nel penultimo giro, il campione del mondo tocca il posteriore della Ducati dell’avversario e perde tre decimi.
Tenta poi di rifarsi sotto per tentare l’attacco finale, ma non ci arriva per un soffio: sul traguardo Martin e Bagnaia sono separati da 64 millesimi. Zarco è terzo con un brivido: nella frenata della prima curva, nell’ultimo giro, ha perso l’anteriore rischiando di finire a terra. Sotto la bandiera a scacchi Bezzecchi è quarto. Completa l’exploit Ducati Marini, che porta a cinque le moto di Borgo Panigale nelle prime posizioni.
Con la vittoria nel GP di Germania, Martin completa una doppietta iniziata ieri con il successo nella Tissot Sprint: in campionato si avvicina a Bagnaia portandosi a -16. Terzo è Bezzecchi, a 34 lunghezze dalla vetta. Il prossimo appuntamento ad Assen il prossimo fine settimana.