La pioggia è stata la grande protagonista della giornata, sia nelle prove libere che nelle qualifiche. FP3 è stata disputata sotto la pioggia, con una maggiore intensità degli scrosci al termine della sessione. I piloti Ferrari sono stati gli unici ad utilizzare fin dalla prima uscita dai box le Intermedie invece delle Full Wet, montate inizialmente da tutti gli altri team. Le intermedie hanno iniziato a essere utilizzate diffusamente dopo circa un quarto d’ora dall’inizio della sessione, con il primo cambio effettuato da Aston Martin.
La sessione è stata interrotta circa dopo quasi mezz’ora a causa di un’uscita di pista di Carlos Sainz alla prima curva ed è ripresa alle 13.07, una volta sgomberata la via di fuga e ripristinate le barriere di protezione. Le qualifiche sono iniziate con la pista bagnata ma praticamente senza pioggia. La prima interruzione è arrivata quasi immediatamente, provocata da Guanyu Zhou, costretto a fermarsi a bordo pista a causa di un problema tecnico alla sua Alfa Romeo: a quel punto solo tre piloti, il suo compagno di squadra Bottas e quelli della Williams, erano riusciti a completare un giro cronometrato su gomme Intermedie.
La pista è andata progressivamente asciugandosi ma in Q1 nessuno ha azzardato ad usare le gomme da asciutto. Le Intermedie hanno mostrato di comportarsi bene anche su un asfalto sempre più asciutto, almeno lungo la traiettoria ideale, consentendo a molti piloti di arrivare a girare oltre il tempo di passaggio previsto alle slick. In Q2 la mossa decisiva è stata della Williams, che ha montato sulla vettura di Albon le gomme da asciutto già nel suo primo run. Se nei primi due giri il pilota inglese ha faticato un po’ rispetto agli avversari che montavano le Intermedie, si è poi trovato nelle migliori condizioni possibili della pista con le gomme più idonee – le Soft, appunto – alla giusta temperatura ed è stato in grado così di ottenere il miglior tempo.
Tutti gli altri piloti hanno prima completato un giro cronometrato con le Intermedie per poi passare alle Soft ma, nel frattempo, è tornata a cadere la pioggia con un’intensità sempre crescente e nessuno è riuscito a battere il tempo di Albon. Il taglio al termine della sessione ha lasciato fuori dalla fase decisiva diversi piloti fra i top team, come Leclerc, Perez e Stroll. La terza sessione è vissuta praticamente soltanto sul primo run, con tutti i piloti su gomme Intermedie. Ancora una volta, il più veloce è stato Max Verstappen, che ha conquistato così la venticinquesima pole position della sua carriera. L’unico che sembrava poterlo insidiare era Fernando Alonso ma una bandiera rossa provocata da un’uscita di pista di Oscar Piastri ha impedito allo spagnolo di completare il suo secondo giro cronometrato per una manciata di secondi. Il pilota della Aston Martin si è dovuto così accontentare della terza posizione.
La sorpresa della giornata è stata determinata da Nico Hulkenberg, autore del secondo miglior tempo: grazie alla sua prodezza, per la prima volta nella sua storia la Haas avrebbe visto una sua monoposto partire dalla prima fila della griglia di un Gran Premio ma – a seguito di una penalità ricevuta nella serata di ieri per non aver rallentato sufficientemente in regime di bandiera rossa – il pilota tedesco prenderà il via dalla quinta piazza. Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Verstappen da Jean Alesi. Il pilota francese, in Formula 1 dal 1989 al 2001, ha conquistato l’unico Gran Premio della sua carriera proprio qui a Montreal, il giorno del suo compleanno (11 giugno) del 1995, quando era al volante di una Ferrari.
Mario Isola, direttore motorsport: “Le previsioni meteorologiche della vigilia davano la pioggia come protagonista di giornata e così è stato. Ciò ci ha permesso di vedere all’opera sia le Intermedie che le nuove Full Wet, dopo l’assaggio di queste ultime che avevamo avuto nell’ultima parte del Gran Premio di Monaco. Per quanto riguarda le prime si è visto come la loro finestra di utilizzo sia ancora molto ampia, visto ad esempio in Q1 quanto fossero ancora competitive pur su una pista praticamente asciutta. Le Full Wet, che in questa nuova specifica non prevedono il preriscaldamento, hanno risposto secondo le aspettative, senza evidenziare problemi di gestione della temperatura già all’inizio del loro impiego. Domani si prevedono condizioni di pista asciutta ma è chiaro che la pioggia caduta finora determinerà una sorta di reset delle condizioni dell’asfalto. Dal punto di vista delle strategie, ciò potrà rendere ancor più competitiva la scelta di effettuare due soste, partendo con le Medium e utilizzando la Hard negli stint successivi. La sosta unica – con Hard alla partenza e poi Medium – potrebbe essere l’opzione favorita da chi partirà nella seconda parte della griglia, consentendo di poter sfruttare con maggiore flessibilità tutte le eventualità che potranno verificarsi su un tracciato in cui la safety-car ha sempre percorso tanti chilometri”.