La prima sessione di prove libere in Canada è durata soltanto pochi minuti. Pierre Gasly si è fermato in pista alla curva 8 a causa di un problema elettrico che ha costretto la Direzione di gara a esporre la bandiera rossa per recuperare la vettura. Una volta completate le operazioni, non si è potuto comunque tornare in azione a causa di un problema all’impianto del circuito chiuso televisivo ed è stata dichiarata conclusa quando mancava ancora una decina di minuti allo scadere dei sessanta minuti. Soltanto dodici piloti hanno completato un giro cronometrato mentre tre non sono nemmeno riusciti ad uscire dalla pit-lane. La Direzione di Gara ha deciso di allungare di trenta minuti la seconda sessione, anticipandone l’inizio alle 16.30. Inoltre, al fine di consentire di recuperare il più possibile il tempo perduto nella prima sessione, è stato deciso di ritardare la consegna dei set di gomme, solitamente prevista dopo la fine della prima sessione, a due ore dopo il termine della seconda.
Dopo meno di trenta minuti dalla luce verde in fondo alla pit-lane, si è verificata una nuova interruzione, stavolta determinata dal cedimento della power unit della Haas di Nick Hulkenberg sul rettilineo principale. Una seconda bandiera rossa è stata esposta quando mancavano meno di cinquanta minuti alla fine, protagonista involontaria anche in quest’occasione un’Alpine, stavolta quella di Esteban Ocon, ferma in pista a causa di un problema tecnico. Negli ultimi dieci minuti le condizioni meteo sono rapidamente peggiorate, con vento e pioggia ad intensità crescente, tanto che metà dei piloti ha utilizzato gomme intermedie per saggiarne almeno per un giro il comportamento.
Nei fatti, il lavoro dell’intera giornata è stato concentrato così nei 73 minuti rimanenti su pista asciutta, con i venti piloti che hanno lavorato sia in ottica qualifica utilizzando la mescola C5 che sul passo gara, privilegiando in particolare la C4 mentre soltanto i due piloti della Ferrari hanno utilizzato la C3 in run di media lunghezza. Avendo la possibilità di sfruttare due set di gomme in più del consueto, i piloti hanno potuto effettuare un numero maggiore di run rispetto al normale lavoro di FP2 e, in alcuni casi, ne hanno esteso la lunghezza. Come ampiamente previsto, le condizioni dell’asfalto si sono evolute molto rapidamente man mano che la pista si è andata pulendo. Anche oggi si è registrato un marcato equilibrio, con i primi tredici classificati di FP2 racchiusi in meno di un secondo. Due piloti inglesi hanno chiuso la giornata al vertice della classifica, con Lewis Hamilton (Mercedes, 1.13.718) davanti di soli 27 millesimi al compagno di squadra George Russell. Alle loro spalle due spagnoli, con Carlos Sainz (Ferrari) terzo con un miglior tempo di 1.13.844 e Fernando Alonso (Aston Martin) quarto in 1.14.044).
Simone Berra, chief engineer: “È stata una giornata decisamente atipica, a causa delle numerose interruzioni e del guasto tecnico che ha praticamente azzerato il tempo a disposizione delle squadre nella prima sessione. La Direzione di Gara ha così deciso di cambiare il programma della seconda sessione, sia per quanto riguarda la sua durata che in termini di treni di gomme a disposizione. Se a tutto ciò si aggiunge l’incombere della pioggia, fortunatamente caduta in maniera copiosa solamente nei minuti finali, si capisce quanto impegnativo sia stato il lavoro delle squadre, dei piloti e anche del nostro personale in questo primo giorno del Gran Premio del Canada. Dopo una prima analisi dei dati raccolti, possiamo confermare le previsioni della vigilia per quanto riguarda il comportamento delle due mescole più morbide, con la C5 ideale per la prestazione sul giro secco e la C4 da preferire per la gara, anche se oggi – con una pista ancora molto sporca, ha evidenziato un po’ di graining, in particolare sulle gomme posteriori. Anche in termini di degrado, non si sono evidenziate particolari sorprese. Sul prosieguo del weekend, peraltro, pesa in maniera importante l’incognita meteo, con la giornata di domani che dovrebbe essere caratterizzata dalla pioggia mentre domenica si dovrebbe correre sull’asciutto. Se così fosse, anche le condizioni della pista potrebbero riservare delle sorprese”.