La MotoGP torna in Germania dove l’anno scorso fece segnare il record stagionale di spettatori: 232.202 spettatori durante l’intero weekend. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della MotoGP, il Sachsenring rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 6 si è meritato un indice di difficoltà di 3. Molto più probante per l’impianto frenante era la Nordscheife del Nurburgring con le sue 73 curve, teatro del GP Germania del 1978, anno in cui Virginio Ferrari vinse la gara delle 500 con la Suzuki del team Gallina dotata di freni Brembo che così si aggiudicarono il primo GP a due ruote, mentre il primo successo in Formula 1 è del 1975.
La Germania è il principale mercato europeo per le auto così come per le moto. Nessun altro Paese del vecchio continente, incluso il Regno Unito, fa infatti registrare dati di vendita per le due e le quattro ruote paragonabili a quelli tedeschi. È una passione radicata nel tempo, anche se molti Costruttori sono scomparsi nell’ultimo mezzo secolo. I tedeschi, si sa, sono persone estremamente concrete: preferiscono la tecnica all’estetica, la qualità alle scelte stilistiche fine a sé stesse. Quando però trovano oggetti che combinano tecnologie all’avanguardia ad un design accattivante se ne innamorano all’istante, anche se non vengono prodotti in patria. Non stupisce quindi che ogni anno, nei sondaggi svolti dalle principali riviste di auto e moto, Brembo catalizzi la maggioranza delle preferenze nella categoria degli impianti frenanti.
La tortuosità della prima parte del Sachsenring si traduce in un ricorso ai freni in 4 delle prime 5 curve, anche se in 3 di questi il calo di velocità è inferiore ai 30 km/h. Nella seconda metà i rettilinei diventano più lunghi, aumentando anche le velocità delle moto e di conseguenza si allungano gli spazi necessari per frenarle, fino a superare in 3 punti i 130 metri. I 22 secondi di utilizzo dei freni sul giro intero rappresentano il dato più basso di tutto il campionato, complice la ridotta estensione del tracciato, meno di 3,7 km. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è inferiore a 7 quintali e mezzo, il terzo più basso del 2023. Delle 8 frenate del Sachsenring solo una è considerata altamente impegnative per i freni mentre 3 sono di media difficoltà e le restanti 4 sono light. La frenata alla prima curva è quella che comporta il maggior sforzo per i piloti e gli impianti frenanti: le moto ci arrivano a 297 km/h ed entrano in curva a 70 km/h dopo 273 metri di frenata. I piloti si attaccano ai freni per 5,8 secondi con un carico di 5,7 kg sulla leva e subiscono una decelerazione di 1,6 g.