È tutto pronto per la partenza della 41° edizione rievocativa della 1000 Miglia, la storica prova di regolarità per auto d’epoca che prenderà il via da Brescia il 13 giugno per farvi ritorno il 17, dopo aver toccato alcune delle località più suggestive d’Italia. Da sempre un po’ gara e un po’ avventura, la 1000 Miglia coinvolgerà quest’anno oltre 400 vetture d’epoca d’inestimabile valore, di cui ben 47 appartengono al Marchio Alfa Romeo, simbolo indiscusso dell’automobilismo sportivo italiano.
Tra queste, tre preziosi esemplari della collezione Alfa Romeo, normalmente in mostra presso il Museo di Arese: la 1900 Sport Spider e la 2000 Sportiva entrambe del 1954 e la 1900 Super Sprint del 1956. I tre gioielli della collezione storica sono condotti da equipaggi d’eccezione: la 1900 Sport Spider sarà affidata alle mani di Costantin Andone e Marius Pop, fondatore della comunità web “Alfattitude” che riunisce migliaia di appassionati Alfisti da tutto il mondo, la 2000 Sportiva darà il meglio di sé sotto la guida della coppia tutta tedesca formata da Tom Wlaschiha, attore protagonista ne “Il trono di spade” e “Stranger Things”, grande appassionato di Alfa Romeo, e da Ninacar Maria, automotive influencer famosissima sul web, mentre la 1900 Super Sprint gareggerà con al volante il volto social del Marchio di moda italiano Velasca Lorenzo Quaglia e Giovanni Giuseppe Savini, seguitissimo su TikTok meglio noto col nome d’arte @giogiusavini. Tre equipaggi per tre vetture straordinarie, autentiche opere d’arte in movimento, appartenenti alla collezione di Heritage, il dipartimento di Stellantis dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico. Esaminiamo in dettaglio queste tre gemme:
1900 Sport Spider (1954)
Rarissima spider da corsa – prodotta in soli due esemplari – equipaggiata con un motore a 4 cilindri bialbero portato a 138 cv di potenza massima, che le consente di raggiungere i 220 km/h grazie anche a un peso di 880 chili e a un’aerodinamica particolarmente efficiente. Contraddistinta dall’innovativo design ad opera di Franco Scaglione per la carrozzeria Bertone, la 1900 Sport Spider è dotata di cambio a 5 marce e di ponte posteriore “De Dion”: prestazioni e guidabilità sono da vettura moderna, reattiva e sincera, con un’elevata tenuta di strada. Questa straordinaria vettura gareggerà col numero “289”.
2000 Sportiva (1954)
Contrassegnata dal numero di gara “296”, è anch’essa un pezzo rarissimo di cui esistono solo due esemplari al mondo ed è caratterizzata da una luminosa livrea di colore grigio metallizzato. La 2000 Sportiva viene progettata nel 1954 per produrre una piccola serie di vetture dalle prestazioni elevate e adatte sia all’impiego su strada, sia alle competizioni della categoria “Sport”. Il motore, 4 cilindri bialbero di 2 litri con una potenza di 138 CV a 6500 giri/min, le consente di raggiungere i 220 km/h, velocità altissima per l’epoca. Inoltre, la vettura dispone di cambio a 5 rapporti, sospensioni posteriori “De Dion” e carrozzeria in alluminio. La linea è filante e molto elegante, firmata da Bertone e realizzata di nuovo da Franco Scaglione, come per la 1900 Sport Spider.
1900 Super Sprint (1956)
Si presenta con il numero di gara “392” l’affascinante 1900 Super Sprint del 1956, elegante coupé che rappresenta la declinazione “gran turismo” della 1900, “la vettura da famiglia che vince le corse”, come recitava il claim che la rese celebre negli anni Cinquanta. Basata sul telaio in versione corta della 1900 berlina, è equipaggiata con un motore quattro cilindri da due litri con il doppio albero a camme tipico del brand e potenza di 115 CV a 5500 giri/min. Negli anni Cinquanta era consuetudine, per i grandi designer italiani, acquistare il telaio meccanizzato da Alfa Romeo e completarlo con una carrozzeria progettata e prodotta internamente: così fece l’azienda milanese Touring che, tra il 1954 e il 1955, realizzò quasi 300 esemplari basati sull’Alfa Romeo 1900 Super Sprint.
Al di là della storicità, questo tipo di manifestazioni rappresenta un autentico ponte tra i valori del passato e quelli del futuro, un legame quest’anno rinvigorito da tre anniversari storici per il Marchio del Biscione: i dieci anni dell’Alfa Romeo 4C, i sessanta della scuderia Autodelta che costituiva il Reparto Corse del Brand e i cento dell’allestimento sportivo per eccellenza, il Quadrifoglio Verde. Quindi non a caso Alfa Romeo metterà a supporto delle sue meravigliose auto d’epoca, alcune unità dell’ultima nata Giulia “Quadrifoglio 100° Anniversario”. Il 15 aprile 1923 il leggendario Quadrifoglio debuttò sulla versione “Corsa” della RL del pilota Ugo Sivocci, portandolo alla vittoria della XIV Edizione della Targa Florio. Da allora il Quadrifoglio diventa simbolo del DNA di Alfa Romeo – Nobile Sportività Italiana – e identifica le più performanti realizzazioni del Marchio, non solo quelle impegnate nei circuiti di gara ma anche le più potenti ed esclusive vetture stradali. Come nel caso di Giulia e Stelvio “Quadrifoglio 100° Anniversario”, un’edizione limitata prodotta in sole 100 unità per modello e caratterizzata in modo distintivo sia dal punto di vista della meccanica che dell’estetica. Motore 2.9 V6 potenziato a 520 CV e differenziale autobloccante meccanico che ottimizza il trasferimento di coppia, aumentando stabilità, agilità e velocità in curva. Nuovi badge celebrativi disegnati dal Centro Stile Alfa Romeo e nuove pinze freno color oro, calandra e calotte specchio in carbonio a vista. Negli interni, le nuove cuciture a vista color oro e il badge celebrativo su plancia impreziosiscono un ambiente sportivo dominato dal carbonio, con nuova finitura 3D, mentre il volante si presenta rivestito in pelle e Alcantara con cuciture nere e inserti in fibra di carbonio.