Sembra che per Michel Boeri sia arrivato il momento di lasciare il ruolo di promoter del GP di Monaco, proprio per assicurare il futuro della gara. Qualche giorno fa, Boeri – presidente dell’Automobile Club de Monaco dal 1972 – ha dichiarato che il GP potrebbe sparire a fine 2025, visto che Liberty Media sta negoziando con mercati molto più redditizi. “Quello che conta per gli americani è solo l’offerta“, aveva detto a L’Equipe. Sembra che il Principe Alberto II adesso stia prendendo in mano la situazione per evitare danni. “Stefano Domenicali e Greg Maffei mi hanno detto come vedono il futuro della F1“, ha detto il Principe. “Vogliono rendere le corse più dinamiche e attraenti, ma hanno chiarito che una stagione senza Monaco è impossibile. Non puoi trattare Monaco come altri circuiti. Ovviamente ci sono momenti difficili nei negoziati quando le parti sono coinvolte in un tiro alla fune e questo va cambiato. Ci sono accordi che non possiamo cancellare, abbiamo uno spazio limitato per la gara, ma sono convinto che arriveremo a un compromesso“.
Lo scorso weekend anche i protagonisti della F1 hanno espresso preoccupazione per il futuro del GP di Monaco, specie per la pressoché impossibilità di superare con le macchine attuali più grandi e pesanti. “Penso che tutto debba evolvere, non nell’immediato ma per il futuro a lungo termine della gara“, ha detto il boss Red Bull Christian Horner. “Niente è per sempre. Sarebbe bello vedere se è possibile introdurre delle vere opportunità di sorpasso lungo il circuito o adattarlo per un periodo di tempo“. Alcuni cambiamenti organizzativi sono già stati attuati, per quanto riguarda sponsorizzazioni e il modo in cui la gara è trasmessa. “Nel 2025 rivedremo di nuovo la situazione, discutendo principalmente di sponsorizzazioni, produzione TV e merchandising“, ha detto il Principe. “Entrambe le parti sono interessate. Inizia una nuova era nel GP di Monaco. Il tempo di Bernie Ecclestone fa parte del passato. Dobbiamo guardare avanti al futuro. Non critico Michel Boeri per il fatto di aver trovato difficile adattarsi alla nuova situazione, ma adesso sarebbe meglio se altri negoziassero per conto dell’ACM“. Più chiaro di così…