Max Verstappen ha conquistato la pole nel GP di Monaco grazie a un giro strepitoso al termine della Q3, ottenuto toccando per ben due volte le barriere di protezione. Il pilota Red Bull ha concluso il suo giro più veloce nel tempo di 1m11.365s con un set nuovo di P Zero Red soft. Sul circuito cittadino del Principato, Fernando Alonso ha brillato con un tempo di 1m11.449s che gli consentirà di partire dalla seconda piazzola sulla griglia. Il terzo più veloce è stato l’eroe locale Charles Leclerc (Ferrari) in 1m11.471s. Il secondo pilota nella classifica iridata, Sergio Perez (Red Bull), partirà invece in fondo alla griglia: un violento urto contro le barriere alla prima curva lo ha messo fuori gioco già in Q1. Classifica rivoluzionata dalla penalità di 3 posizioni data a Leclerc, che partirà quindi 6°, per aver ostacolato Lando Norris.
LA FP3 è stata condizionata da un regime di Virtual Safety Car e dall’impatto di Lewis Hamilton contro le barriere al Mirabeau che ha causato il termine anticipato della sessione. A dominare, con tempi però superiori alla FP2, sono state le due Red Bull. Max Verstappen ha fermato il cronometro a 1m12.776s mentre Sergio Perez ha segnato un 1m12.849s. Lance Stroll (Aston Martin) ha concluso il suo giro veloce in 1m12.942s. I tre hanno usato un set nuovo di Soft.
La colonnina di mercurio ha toccato quasi 29 gradi durante le ultime prove libere. I sensori sull’asfalto durante le qualifiche hanno rilevato invece una temperatura tra i 41 e i 47°C. Sostanzialmente stabili le temperature nella qualifica, svoltasi a partire dalle 16. Domenica è previsto bel tempo tutto il giorno con il cielo parzialmente nuvoloso durante la gara. Le possibilità di pioggia, paventate prima del weekend, sono ora ridotte al 20%.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Max Verstappen da Maria Sharapova. L’ex tennista, ora imprenditrice, ha vinto cinque tornei del Grande Slam ed è stata per 21 settimane nella prima posizione del ranking mondiale in singolare. Maria è una delle poche giocatrici nella storia del tennis ad aver completato il Career Grand Slam, vale a dire aver conquistato tutti e quattro i tornei del Grande Slam (Melbourne, Parigi, Wimbledon e Flushing Meadows.
APPUNTI DI STRATEGIA
Su una pista dove i sorpassi sono pressoché impossibili, la strategia più veloce per il Gran Premio prevede una sola sosta, possibilmente il più avanti possibile lungo i 78 giri previsti. Sulla carta i piloti dovrebbero montare sulla griglia le P Zero Yellow medium e cambiarle tra il ventesimo e il venticinquesimo giro con le P Zero White hard per essere i più veloci. Un’altra possibilità è data dalla partenza su Soft e il cambio con le Hard tra il quindicesimo e il ventesimo giro, con la possibilità di invertire le due mescole.
Mario Isola, direttore motorsport: “Una delle qualifiche più spettacolari e incerte nella storia recente della Formula 1 quella che abbiamo visto a Monte-Carlo, combattutissima dal primo all’ultimo minuto. Si era già visto ieri che i distacchi su questo tracciato sarebbero stati ridottissimi e se n’è avuta un’ulteriore conferma nel pomeriggio. In Q1 i primi 15 piloti erano racchiusi in 668 millesimi, in Q2 fra il primo e il decimo c’erano 469 millesimi e in Q3 abbiamo avuto i primi quattro piloti, appartenenti a quattro squadre diverse, in un fazzoletto di tempo non più lungo di 168 millesimi. Davvero complimenti a tutti e venti i piloti in pista che ci hanno regalato uno spettacolo ed emozioni incredibili, guidando sempre al limite per tutta la sessione. Dal punto di vista tecnico, abbiamo avuto conferma della versatilità della mescola Soft che ha consentito di poter fare più giri cronometrati, intervallati da un giro di raffreddamento. La pista è andata evolvendosi in maniera molto significativa durante la giornata e all’interno di ogni sessione, un elemento che ha aggiunto ancora più incertezza. Di solito il Gran Premio di Monaco offre il culmine delle emozioni al sabato ma dopo quanto abbiamo visto non vediamo l’ora di scoprire se questa tradizione potrà essere infranta. Difficilmente ci potranno essere sorprese dal punto di vista delle strategie: la sosta unica è obbligata, con la Hard chiaramente indicata come la mescola che farà da protagonista. Più incertezze ci potranno essere su quale possa essere la gomma scelta per la partenza: da un lato la Soft offre sicuramente più aderenza al via, dall’altro la Medium aumenta la finestra di utilizzo e la possibilità di gestire meglio eventuali neutralizzazioni”.