La Ferrari 2023 non è nata bene ma, secondo l’ex-pilota di F1 Ralf Schumacher, a Maranello c’è un altro problema. Dopo Miami, Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno entrami sottolineato la guidabilità e il passo incostanti della Rossa. “Ho parlato con Carlos dopo la gara e abbiamo concordato sul fatto che la macchina sia molto incostante e che praticamente è impossibile spingerla al limite“, ha detto Leclerc. “In una curva hai sottosterzo e nella successiva sovrasterzo. E’ strano e dobbiamo controllare“. Sulla stessa linea Sainz: “Questa macchina non ti permette di attaccare, specie in gara. Vai fuori, fai un ottimo giro e nel successivo sei più lento di 3 decimi“.
Ma, secondo Schumacher, i due piloti Ferrari dovrebbero essere cauti nel criticare la situazione della macchina: “La vettura non è grandiosa“, ha detto a Sport1, “ma è meglio di quanto dicano. Uno sbaglia la frenata all’ingresso della pitlane, l’altro fatica a finire un giro veloce senza fare un incidente. Frank Williams mi avrebbe preso per le orecchie, il trend non è buono“. Schumacher ritiene anche che il problema non dipenda da quello che sta facendo il nuovo boss Fred Vasseur: “E’ successo già molto da quando è arrivato. Per me il maggior problema sono i piloti, che per me non sono abbastanza costanti. Con i suoi errori Leclerc mostra di non avere maturità o forse di non essere sufficientemente capace per vincere un Titolo con la Ferrari. E Sainz era a 8 decimi da Leclerc in un weekend. A essere sinceri, la Scuderia al momento sta facendo meglio dei suoi piloti“.
Anche la Mercedes sta faticando e, come la Ferrari, porterà aggiornamenti importanti nella prossima gara a Imola: “Ritornano in Europa con un concept totalmente nuovo, mi aspetto uno step significativo, altrimenti avranno un vero problema. Non si tratterà più solo del concept ma anche di problemi interni con gli obiettivi e gli standard sbagliati che si sono dati. E Lewis Hamilton si innervosirà, non è abituato a non vincere, vuole attenzione e la cerca in ogni modo, anche nei suoi outfit. A Miami era dietro a George Russell, che è il castigo più grande se sei Hamilton“.