La 6 Ore di Spa-Francorchamps, terzo atto del FIA WEC, termina con la Ferrari 499P di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi che ottiene il primo podio nella classe Hypercar, mentre la vettura di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen è costretta al ritiro in seguito a un incidente, senza conseguenze per il pilota italiano, avvenuto a meno di due ore dalla bandiera a scacchi.
Un meteo invernale, con la pioggia a caratterizzare la partenza, faceva propendere la squadra per partire con le gomme rain, scelta adottata anche da altre vetture della classe Hypercar. La strategia, che avrebbe consentito alle due 499P – in fuga dopo un ottimo avvio – di guadagnare secondi preziosi, è stata vanificata da una lunga fase di Safety Car che ha consentito alla pista di asciugarsi, costringendo Nielsen e Giovinazzi a passare alle gomme slick, cambiando di fatto la filosofia della corsa per le due Ferrari. Le due 499P impiegavano più tempo del necessario a far entrare nella giusta finestra di temperatura i pneumatici, scivolando in classifica e finendo a un giro dal leader della corsa. Tuttavia, grazie a due eccellenti stint da parte di Molina e Pier Guidi le due 499P riuscivano a sdoppiarsi ritrovandosi nelle prime quattro posizioni, nonostante un Drive Through per lo spagnolo e una sosta obbligata per un cerchio danneggiato in seguito a un contatto quando al volante c’era Giovinazzi.
Il finale a Spa ha condensato emozioni di diverso tenore. Fuoco, nel giro di uscita dal pit stop, a causa delle gomme non ancora in temperatura ottimale perdeva il controllo della sua 499P, finendo fuori pista e terminando anzitempo la gara. Calado, invece, era autore di un doppio turno impeccabile, ingaggiando una bella sfida per il terzo gradino del podio, conquistato dopo aver superato la Porsche numero 5. La gara è stata vinta dalla Toyota numero 7.
Antonio Giovinazzi, 499P #51: “Tornare sul podio dopo parecchio tempo è una grandissima emozione. È stata una corsa complicata, ma alla fine sia James sia Alessandro hanno fatto un lavoro eccezionale: sono molto felice per tutta la squadra”.
Antonello Coletta, Head of Attività Sportive GT: “Partendo dal presupposto che le regole sono uguali per tutti e che le rispettiamo, credo sia necessario riflettere sul divieto di utilizzare le termocoperte. È opinione comune nel paddock e tra gli addetti ai lavori, per non parlare dei piloti, che questa situazione sia diventata pericolosa. A Spa ci sono stati molti incidenti ed episodi al limite, agevolati dalle temperature rigide e dalla variabilità meteo, ed è il momento di fare una riflessione molto seria sul tema, perché ha implicazioni importanti sul fronte della sicurezza. Siamo alla vigilia di una gara decisiva come la 24 Ore di Le Mans dove, durante la notte, le temperature sono basse e le velocità raggiunte molto alte. Non è un tema che riguarda solo noi, gli incidenti hanno coinvolto vetture diverse, di classi diverse, guidate in quel momento da piloti professionisti così come da gentleman drivers e questa situazione era stata già ipotizzata in tempi non sospetti.”