Dopo la vittoria nella Sprint, Sergio Perez fa il bis conquistando il GP dell’Azerbaijan, davanti al compagno di squadra Max Verstappen e a Charles Leclerc, che porta per la prima volta sul podio la Ferrari in questo 2023. Verstappen e Perez hanno passato il poleman Leclerc nelle prime fasi della gara, segnata dall’ingresso della Safety Car che ha inciso anche sui piloti Red Bull: l’olandese è rientrato ai box quando c’erano ancora le bandiere gialle quando Nyck de Vries è finito contro le barriere alla curva 5 restando fermo in pista, mentre il messicano ha effettuato il suo pitstop con la SC, che ha ripreso il comando, con Verstappen terzo, che ha passato nuovamente Leclerc alla ripartenza, mentre nulla ha potuto (o voluto fare) nei confronti del compagno di squadra.
Leclerc ha resistito all’attacco di Fernando Alonso, che oggi non sale sul podio ma ha fatto comunque un’ottima gara, portando a casa punti importanti per l’Aston Martin. Quinto Carlos Sainz, seguito dalla Mercedes di Lewis Hamilton, da Lance Stroll e George Russell.
Partiti dalla pitlane con le hard, Esteban Ocon e Nico Hulkenberg sono stati per la maggior parte della gara in zona punti ma la sosta obbligatoria li ha visti finire in 15° e 17° posizione. Lando Norris è entrato a punti grazie a un sorpasso su Hulkenberg, prima di guadagnare un altri posto grazie alla sosta di Ocon, con Yuki Tsunoda a chiudere la top 10, salvando una domenica difficile per l’AlphaTauri. A seguire il gruppetto Oscar Piastri, Alex Albon, Kevin Magnussen e Pierre Gasly con Ocon, Logan Sargeant, Hulkenberg e Valtteri Bottas a chiudere la classifica. Drammatica la gara Alfa Romeo Racing, con Bottas costretto a fare tre pitstop per problemi alle gomme e Zhou Guanyu richiamato ai box per un problema tecnico non specificato.
Per Perez quella di oggi è la sesta vittoria in carriera ed è l’unico pilota ad aver vinto due volte a Baku (la precedente nel 2021) e riduce la distanza in classifica da Verstappen a soli 6 punti. L’olandese ha tentato il tutto e per tutto per portare a casa il bonus del giro veloce, che gli ha soffiato proprio George Russell, rientrato ai box per montare le soft e guadagnare un punto che fa sempre comodo a chiunque, non solo in Mercedes.
Il GP dell’Azerbaijan va in archivio con tutta la confusione del format Sprint e 51 giri di gara complessivamente noiosi e che sono parsi eterni. La sensazione è che abbiano tutti tenuto qualcosa in tasca, che non abbiano spinto al massimo, perché c’erano le gomme da gestire fino alla fine, coi giochi rimescolati dalla SC (e per fortuna solo una…).
Una Red Bull che, come ha detto Leclerc, in gara è di un altro pianeta, ma anche un weekend in cui abbiamo visto una Ferrari più competitiva, con le due pole e il podio e che non ha “mangiato” le gomme come nei GP precedenti. Resta un dubbio: quanto sia merito del lavoro fatto dalla Scuderia e quanto di Leclerc, impeccabile anche oggi, inclusa la partenza. Insomma, la Ferrari è quella di Sainz (che non è stato a suo agio in tutto il weekend) o di Leclerc? E interessante questo Perez che sembra riaprire il campionato: i piloti sono liberi di lottare, dice Horner, vedremo fino a quando, anche se oggi finalmente – e stranamente – abbiamo visto grandi sorrisi sul volto di Verstappen. Forse ne sapremo di più la prossima settimana a Miami… per fortuna un GP normale e non Sprint!
Barbara Premoli