L’Arabia Saudita definisce “pure speculazioni” le voci secondo cui vorrebbe acquisire i diritti commerciali della F1. A gennaio circolava l’ipotesi che, oltre a un pilota e a un team arabi, oltre a un secondo GP annuale e ai suoi attuali investimenti in F1, il fondo di investimento pubblico del Regno saudita avrebbe offerto a Liberty Media 20 miliardi di dollari per lo sport. Liberty avrebbe rifiutato l’offerta, mentre il presidente FIA Mohammed Ben Sulayem – che nel frattempo aveva adottato un profilo molto più basso – espresse preoccupazione: “Come custodi del motorsport, la FIA. un’organizzazione no-profit, è cauta sulle voci del presunto prezzo gonfiato di 20 miliardi di dollari dato alla F1“. Ma il ministro dello sport dell’Arabia Saudita, principe Abdulaziz din Turki bin Faisal bin Abdulaziz Al Saud, non conferma che l’offerta sia mai stata fatta: “So solo che ho letto le notizie e considero che si tratti di pure speculazioni“. Ha negato che si siano mai svolti “colloqui seri” tra il fondo di investimento pubblico e i dirigenti della F1. “Ma la questione continua a sollevare polvere“, ha aggiunto il ministro dello sport. E a far parlare in un imminente futuro sarà anche un film realizzato dai producer di Top Gun Jerry Bruckheimer e Joseph Kosinski. La star del film sarà Brad Pitt, con Lewis Hamilton come consulente. Le riprese dovrebbero iniziare a Silverstone nei prossimi mesi: “La produzione sarà molto invasiva, quindi dovremo controllarla“, ha detto il CEO della F1 Stefano Domenicali, “ma è un modo per mostrare che la F1 non si ferma mai“. Il CEO di Liberty Media Greg Maffei dice che gli attuali proprietari dei diritti commerciali dello sport continueranno a tenere il piede sull’acceleratore dopo il successo di Drive to Survive su Netflix: “Dobbiamo continuare a cambiare il gioco. Per esempio abbiamo aumentato il marketing su Instagram e Tiktok perché vogliamo continuare a fare cose diverse“.