Il poleman del GP d’Australia è Max Verstappen (Red Bull), il più veloce nelle qualifiche di oggi con un tempo di 1m16.732s. Alle sue spalle si sono classificati i due piloti della Mercedes, con George Russell (1m16.968s) davanti a Lewis Hamilton (1m17.104s). I tre piloti hanno montato le P Zero Red soft nuove per il loro giro migliore. La Q1 è stata interrotta da una bandiera rossa, causata da un’uscita di pista di Sergio Perez (Red Bull) rimasto fermo nella ghiaia della via di fuga. Il tempo della pole rispetto all’anno scorso è migliorato di oltre un secondo.
La terza sessione di prove libere ha visto primeggiare ancora Max Verstappen che ha percorso un giro di pista in 1m17.565s. Fernando Alonso (Aston Martin) e Esteban Ocon (Alpine) hanno invece registrato il secondo e terzo miglior tempo, rispettivamente in 1m17.727s e 1m17.938s. La FP3 è stata interrotta da una bandiera rossa a metà sessione per detriti in pista e a 5 minuti dal termine è iniziato a piovere. Non tutte le scuderie sono quindi riuscite a completare i long run o le simulazioni del giro di qualifica La pioggia è stata una minaccia incombente per tutta la giornata ma non è stata protagonista in qualifica mentre ha fatto la sua comparsa negli ultimi minuti delle prove libere. La temperatura dell’aria è stata tra i 15 e i 17 gradi per tutto il pomeriggio. Durante la FP3, l’asfalto è rimasto tra i 20 e i 24 gradi, valori simili anche per le ultime sessioni di giornata.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Max Verstappen da Celeste Barber. Conosciuta come la “regina australiana della comicità”, Barber è un’attrice, una scrittrice e una influencer con oltre 9,5 milioni di followers su Instagram ed è la star della serie Wellmania, fra le più viste su Netflix in queste settimane.
APPUNTI DI STRATEGIA
La strategia di gara a una sosta per il GP d’Australia è sulla carta la più veloce. Dalle simulazioni basate sui dati raccolti fino ad oggi, i team potrebbero optare per una partenza su P Zero Yellow medium e un cambio tra il 17° e il 23° giro con le P Zero White hard. Leggermente meno veloce è la variante che prevede la partenza con le Soft con una sosta fra il 15° e il 21° giro per termina la gara sulle Hard. Sebbene più lenta rispetto a quella su una sosta unica, anche una gara a due soste è possibile, con l’utilizzo di tutte le mescole disponibili a Melbourne: Soft al semaforo, cambio con le Hard tra il 10° e il 15° giro e infine Medium montate tra il 38° e il 45° giro e portate fino alla bandiera a scacchi. A differenza dello scorso anno, anche la scelta più morbida della gamma (C4, invece della C5 portata nel 2022) rientra nelle possibili strategie di gara.
Mario Isola, direttore motorsport: “È stato un sabato particolarmente intenso. Dopo che ieri la pioggia aveva sostanzialmente impedito a tutti i team di raccogliere dati sul comportamento dei pneumatici sulla lunga distanza, nella terza sessione di prove libere diversi piloti si sono sobbarcati il doppio lavoro: preparare la qualifica e provare a fare qualche long run con tanta benzina a bordo. Per quello che si è potuto vedere in questi due giorni, le tre mescole disponibili si comportano secondo le aspettative. Su una pista ancora molto poco gommata e con temperature piuttosto basse, sia le Soft che le Medium hanno evidenziato un po’ di graining mentre le Hard si sono dimostrate molto costanti e non così lontane in termini di prestazione rispetto alle altre due mescole. Le qualifiche si sono svolte sotto la minaccia della pioggia ma, a parte alcune gocce cadute in Q3, si sono utilizzate sempre le gomme da asciutto. Al di là della prestazione di Verstappen nella fase decisiva, anche oggi c’è stato un grande equilibrio, considerato che fra il secondo e il settimo classificato ci sono appena quattro decimi. In termini di strategia, quella basata su una sosta rimane l’opzione più accreditata: Medium-Hard è la combinazione sulla carta più veloce mentre quella Soft-Hard è leggermente più lenta, confermando comunque la bontà della scelta di aver portato qui la mescola C4 che offre così un ventaglio di possibilità più ampio rispetto allo scorso anno. Proprio un sommario confronto col 2022 mette in luce quanto un anno di sviluppo della nuova generazione di monoposto abbia migliorato le prestazioni di quasi un secondo e mezzo, considerato che fra il tempo della pole position di Verstappen di quest’anno e quello di Leclerc dello scorso anno è di un secondo e un decimo e che dodici mesi fa in qualifica fu utilizzata come Soft la C5, più veloce di circa quattro decimi rispetto alla C4 scelta come opzione più morbida per questa edizione del GP d’Australia”.