Il campione in carica Max Verstappen invita il CEO della F1 Stefano Domenicali a non avere la mano troppo pesante sul format del weekend di gara. Prima del GP d’Australia, Domenicali ha dichiarato di essere favorevole alla cancellazione del maggior numero possibile di prove libere e a Melbourne molti dei piloti l’hanno appoggiato. “Niente prove sarebbe troppo poco“, ha detto George Russell, uno dei direttori della GPDA. “Ma mi piacciono le sprint race e avere azione in venerdì penso sia vitale per tutti noi e anche per il fattore divertimento“. Pierre Gasly concorda che “dal punto di vista del pilota” non c’è bisogno di avere così tante libere: “Penso che una, due al massimo, sia più che sufficiente per noi“. “Ai tempi mi piaceva la Formula 2, con solo 30 minuti di prove e poi le qualifiche“, ha aggiunto Nico Hulkenberg.
Ma per Max Verstappen è importante che il DNA dello sport resti intatto: “Non è un segreto che non sono un fan degli sprint weekend, ma nemmeno di un calendario così fitto. Dobbiamo anche essere molto cauti con le troppe sperimentazioni, altrimenti perderemo l’anima della F1“. Per quanto riguarda la proposta specifica di cancellare o ridurre notevolmente il numero di prove libere, Verstappen ha detto che la F1 dovrebbe avere altre priorità: “Se facciamo così tante gare, forse si può cancellare una sessione di libere, ma non cambierei altro. Penso che il focus debba invece essere su trovare modi perché il gruppo sia più ravvicinato. Questo porterebbe a gare più emozionanti e adesso è più importante dell’armeggiare col format“.
E questo non è tutto perché dopo che Domenicali è stato alla prima gara 2023 della MotoGP in Portogallo lo scorso weekend, oggi è uscita un’altra voce: l’ipotesi che MotoGP e F1 corrano nello stesso weekend, insieme. A caldo le prime domande che ci sorgono sono: 1) il pubblico che ama la F1 sarebbe disposto a pagare di più per vedere gare di MotoGP cui non è interessato, e viceversa? 2) a livello logistico come organizzare il paddock? Va da sé che se Dorna e Liberty Media arrivassero a un accordo addio Europa, perché nel paddock di Monza e Imola, ma anche Barcellona e Zeltweg, dove li metterebbero tutti i motorhome? Per non parlare dei box. Un matrimonio del genere porterebbe sicuramente a un calendario in location grandi e ricche, lontano dal vecchio continente, nelle Americhe, in Medio ed Estremo Oriente. Uno scenario inquietante per chi è cresciuto con la passione per la Formula 1… sembra quasi di essere su Scherzi a parte…