Il caso Marquez finisce alla corte d’appello MotoGP. Oltre il ridicolo

In seguito al ricorso di Marc Marquez e del Repsol Honda Team, i commissari FIM hanno deciso di deferire la questione alla corte d’appello MotoGP “per un’adeguata risoluzione del caso“. Domenica scorsa i commissari sportivi FIM MotoGP hanno inflitto a Marquez un doppio long lap penalty da scontare nel GP dell’Argentina. Martedì, i commissari sportivi FIM MotoGP hanno pubblicato quanto segue: “Considerando l’infortunio emerso e la mancata partecipazione di Marc Marquez, pilota numero 93, al Gran Premio Michelin dell’Argentina, e al fine di rispettare la decisione presa dal FIM MotoGP Stewards Panel, il doppio long lap penalty sarà scontato dal pilota nella successiva gara della MotoGP a cui parteciperà”. Ciò ha innescato il ricorso di Marquez e del Repsol Honda Team. I commissari d’appello FIM hanno deferito il caso alla corte d’appello MotoGP. Siamo al ridicolo: Marquez stesso ha riconosciuto la responsabilità e ha chiesto scusa a tutti, si becca la giusta (e forse anche soft) penalità, la deve scontare nel GP successivo ed è logico che se in Argentina non corre la penalità slitti a quello seguente. Evidentemente c’è gente che sguazza nei cavilli legali e ha tempo e soldi da buttare. Sarebbe vergognoso se la corte d’appello accogliesse il ricorso, oltre che una mancanza di rispetto per chi come Oliveira è stato centrato dal campione spagnolo in Portogallo e salterà il GP d’Argentina.