L’Aston Martin ha fatto una mossa saggia ingaggiando dal 2023 in avanti Fernando Alonso al posto di Sebastian Vettel. A dirlo il mentore e co-manager dello spagnolo da molti anni Flavio Briatore, secondo cui il 41enne finora ha dimostrato di essere ancora il due volte campione che conosciamo. “Hanno persino cercato di togliergli il podio con una penalità che non doveva nemmeno essere discussa“, ha detto a Il Corriere della Sera dopo il GP d’Arabia. “A 41 anni è più veloce dei ventenni, ma su questo non ho mai avuto dubbi. Dicevano che era troppo vecchio, che non era un uomo-squadra. Cose senza senso. Dategli una macchina e porterà risultati eccezionali“.
Ma persino Briatore ammette che, dopo i problemi avuti da Vettel fino allo scorso anno, firmare con il team è stato rischioso: “Eravamo d’accordo sulla decisione, abbiamo corso il rischio, ma ne è valsa la pena. Ci hanno offerto un biennale mentre altri, con la scusa dell’età, gli proponevano solo un anno di contratto. E poi sapevamo che Lawrence Stroll stava mettendo insieme un gran team. Abbiamo visto che c’era voglia di cambiamento, cosa assente per esempio in Alpine“. L’Aston Martin ha superato Ferrari e Mercedes, diventando a tutti gli effetti la seconda forza del mondiale dietro alla dominante Red Bull: “Aspetterei prima di dire che il campionato è già chiuso“, dice Briatore. “L’Aston Martin è ancora una macchina vergine, vedremo quanto può crescere con gli sviluppi. Gli altri devono ancora capire i loro problemi, mentre Fernando ha una macchina facile da capire e da guidare. Se avrà l’opportunità di vincere non se la farà scappare“. Briatore ammette che anche Lance Stroll è forte sulla nuova monoposto, ma insiste nel dire che le capacità e l’esperienza di Alonso stanno facendo una grande differenza: “Fernando ha portato un entusiasmo e un’ambizione che non avevano mai visto prima, nulla a che fare con il periodo di Vettel“.