Opel Insignia è da poco uscita di produzione dopo 14 anni di commercializzazione. Era infatti la fine di luglio 2008 quando, dopo una spettacolare presentazione al Tower Bridge di Londa, Opel Insignia fu esposta in anteprima al pubblico in occasione del Salone dell’Automobile della capitale britannica nelle versioni berlina 4 porte e 5 porte. Sotto la direzione del responsabile del Design Mark Adams, i progettisti della Casa tedesca avevano realizzato una vettura dalla linea fluida e sinuosa che, se da un lato avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di erede della terza generazione di Opel Vectra, dall’altro, poiché le sue dimensioni erano sensibilmente maggiori, riprendeva l’eredità di modelli di fascia superiore come la Opel Omega uscita dal listino cinque anni prima.
«Con Opel Insignia abbiamo rivisto il nostro vocabolario stilistico» sottolineava all’epoca Mark Adams. «Abbiamo infatti abbinato arte scultorea e precisione tedesca». Non a caso, Opel Insignia era stata dotata di una slanciata carrozzeria con un ottimo coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx 0,27). La vettura era stata progettata in modo che in fase di rottamazione l’85% della stessa potesse essere riciclato (più di 250 componenti erano realizzate con materiali di recupero).
«Opel Insignia fissa nuovi standard tecnologici nel suo segmento di mercato: ha un’ottima aerodinamica e presenta una serie di proposte innovative come l’assetto adattabile FlexRide, la trazione integrale intelligente Adaptive 4×4, i fari anteriori adattabili AFL+ ed il dispositivo Opel Eye» spiegava l’amministratore delegato di Adam Opel GmbH. «Progettata, sviluppata e costruita a Rüsselsheim, Opel Insignia mette in grande evidenza il lavoro che stiamo facendo presso la nostra sede in Germania».