Sergio Perez partirà dalla prima posizione in griglia. Il pilota Red Bull ha infatti registrato il miglior tempo nelle qualifiche del GP d’Arabia in 1m28.265s su P Zero Red soft C4. Charles Leclerc (Ferrari) è stato di 0.155s più lento ma sconterà 10 posizioni di penalità domani. Fernando Alonso (Aston Martin) ha concluso invece il suo miglior giro in 1m28.730s e partirà quindi a fianco del messicano. In seconda fila ci saranno George Russell (Mercedes) con un crono di 1m28.857s e Carlos Sainz (Ferrari) con 1m28.931s. Tutti i piloti in Q3 hanno usato set nuovi di Soft.
Nelle qualifiche, iniziate alle 20 ora locale, la temperatura dell’asfalto è oscillata tra i 30,3 e i 32,8 °C, leggermente inferiore a quella registrata nella FP2. Nella terza sessione di prove libere, iniziata invece alle 16.30, l’asfalto era di circa 7 gradi più caldo. La temperatura ambientale è passata dai 28,7 °C del primo pomeriggio ai 26,7 °C della sera. La FP3 è servita ai team prevalentemente per simulare la sessione di qualifiche. A dominare sono sempre le Red Bull con Max Verstappen che ferma il cronometro a 1m28.485s su un set nuovo di C4 e Sergio Perez a 1m29.098s con pneumatici usati. A 0.998s dal primo, Fernando Alonso (Aston Martin).
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Sergio Perez dall’ex calciatore francese Patrice Evra. Evra è stato uno dei migliori terzini sinistri d’Europa, militando, fra le altre squadre, nel Manchester United, con cui ha vinto 5 Premier League e una Champions League, e nella Juventus, con cui ha conquistato due volte la Serie A. Ha partecipato inoltre a due Coppe del Mondo e tre Campionati d’Europa con la maglia della nazionale francese.
APPUNTI DI STRATEGIA
La strategia più veloce nel GP di Jeddah è a una sosta. Dalle simulazioni, la combinazione P Zero Yellow medium C3 e P Zero White hard C2 risulta leggermente più veloce rispetto alle altre due opzioni disponibili, anche se le differenze sono piuttosto contenute. Per questa strategia la finestra per il cambio gomme è prevista tra il diciottesimo e il venticinquesimo giro mentre per quella Soft-Hard è fra il 13° e il 20° giro, con quella relativa alla Medium-Soft fra 27° e il 34° giro. L’unica strategia a due soste che potrebbe essere presa in considerazione è la partenza con pneumatici Soft, il cambio tra il decimo e quindicesimo giro con Medium e infine l’ultimo stint, iniziato tra il 32° e il 38° giro, nuovamente su Soft. Peraltro, su un tracciato come quello di Jeddah c’è un’elevata chance di neutralizzazioni e interruzioni: se lo ricorda bene proprio Perez che, nel 2022, dopo la sua prima pole della carriera era rientrato ai box un giro prima dell’uscita della safety car, perdendo così l’occasione di rimanere in testa alla corsa.
Mario Isola: Direttore Motorsport: “È stata una qualifica molto interessante e ricca di spunti. La C4 ha confermato di essere una gomma molto versatile anche nella sessione che determina la griglia di partenza, sia sul giro secco sia su run più lunghi. Lo svolgimento di Q1 ha infatti evidenziato come sia stato possibile avere un buon livello di grip anche al secondo o terzo tentativo, intervallato da un giro più lento, all’interno della stessa serie. Proprio la possibilità di poter avere una gomma con queste caratteristiche era già emersa su alcune piste l’anno scorso e qui ne abbiamo avuto un’ulteriore conferma. Su un tracciato particolare come quello di Jeddah la modalità di preparazione dei pneumatici è variata da squadra a squadra, un altro elemento che enfatizza le peculiarità della C4 in combinazione a quelle delle diverse vetture in lizza. Dal punto di vista della strategia, i dati raccolti finora in questo fine settimana confermano che quella basata su un’unica sosta sia sicuramente l’opzione più veloce, con differenze molto contenute fra ognuna delle tre possibili combinazioni, considerando anche il fatto che, per quanto visto nelle prime due edizioni di questo GP, neutralizzazioni e, magari, interruzioni saranno all’ordine del giorno”.