La Camilla Baglioni’s Car. La 2CV, gli Anni ’70, gli Amori Belli – di Chiara Sabatini e Pigi Sbaraglia – Gambini Editore, 2022 – Copertina: brossura – Testo: italiano – Pagine: 262 – Formato: 15×20 cm – Prezzo: 19 euro
La Camilla. La mitica Citroën Due Cavalli di Claudio Baglioni, datata 1973. Partendo dalla citazione di un celebre verso del cantautore, “La Camilla, yes my car”, questo libro ne ricostruisce la storia, ripercorrendone le ragioni e le caratteristiche che hanno consentito a questa auto di diventare l’icona di un’epoca. Ma parlare della Camilla è ovviamente un pretesto per parlare del mito Claudio Baglioni, del mito Due Cavalli e naturalmente… dei mitici anni Settanta. In una decina di capitoli le canzoni di Claudio si mischiano ai chilometri che le Due Cavalli macinavano alla volta di Kabul o dei deserti africani; la vita e la poetica del cantautore romano vivono sullo sfondo delle rivolte del ’68, dei pantaloni a zampa, del cambio sul cruscotto; l’auto nata tutta molleggiata per non rompere le uova dei contadini si rivela il simbolo di una generazione di giovani che la farà molleggiare per portare a spasso, tanto per dirla con Claudio, “gli amori più belli”.
In un racconto a due voci, Pigi Sbaraglia e Chiara Sabatini ci parlano di Baglioni, della Due Cavalli e degli anni Settanta, alternandosi in un dialogo che qua e là assume i colori del battibecco: lei è una fan scatenata di Baglioni, ama i suoi dischi, le sue parole, il suo mondo. Lui adora le automobili. Su un punto sono d’accordo: la Camilla è l’oggetto che Claudio ha amato più di ogni altra cosa. Come è scritto nel libro: è questo “l’emblema del baglionismo prima maniera”.