Stefano Domenicali smentisce le voci secondo cui la F1 sarebbe in vendita. In gennaio è uscita la notizia di un fondo di investimento dell’Arabia Saudita interessato ad acquistare la F1 attualmente di proprietà di Liberty Media, a un prezzo potenziale di 20 miliardi di dollari. Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha risposto dicendo che il prezzo era gonfiato, ricevendo un forte richiamo da parte dei legali della F1. Ma il CEO Stefano Domenicali nega che al momento i diritti commerciali dello sport siano in vendita: “E’ una cosa da chiedere agli azionisti, ma non penso“.
Nel 2017 Liberty Media ha pagato circa 4 miliardi per i diritti, ma secondo Domenicali la crescita della popolarità della F1 è dovuta in parte ai continui investimenti; “Noi investiamo nella F1 e lo vedete che investiamo soldi veri, come a Las Vegas, per esempio. Abbiamo comprati un pezzo di terreno per 240 milioni di dollari. Stiamo costruendo nuove strutture con un investimento complessivo di oltre mezzo milione. Quindi siamo molto, molto soddisfatti“. Domenicali aggiunge poi che i suoi boss a Liberty Media continuano a supportare pienamente il progetto F1: “E’ davvero il gioiello nella corona del loro portfolio e supportano al 100% quello che facciamo. E se guardate al valore, ovviamente è fenomenale. Penso sia per il grande lavoro che facciamo insieme. Quindi non penso che la questione della vendita sia sul tavolo delle discussioni con gli azionisti“. Certo che non sarebbe male se qualche briciola di tutti questi mega investimenti cadesse anche in Europa e in Italia: 240 milioni solo per comprare il terreno per il GP di Las Vegas, pensare a impianti – e non c’è bisogno di fare nomi – che si sgretolano, immersi nei loro debiti, fa venire i lacrimoni…