La speranza che l’assenza del GP di Francia dal calendario di F1 sia breve sembra vana. Il quotidiano francese Var Matin ha pubblicato degli stralci di una lettera confidenziale inviata al promoter Christian Estrosi da Jean-Louis Masson, presidente del consiglio dipartimentale locale della Var, in cui esprime preoccupazioni su un debito di 27 milioni di euro lasciato dal gruppo di interesse pubblico del GP di Francia. Quando Jean Alesi è diventato il nuovo presidente del Paul Ricard, Masson ha detto che aveva notato “molte serie irregolarità” nelle spese del promotor negli ultimi 6 anni. “Finché non sappiamo i motivi delle spese, i contributi non possono essere erogati“, ha detto il presidente della Var. Finora, solo tre contratti del precedente promoter del GP di Francia restano validi – incluso quello del suo direttore generale Eric Bouiller, che ha detto a Var Matin di essere riluttante a “discutere senza motivo“, ma che molte delle accuse sono “eccessive ed errate“. A proposito della tesi secondo cui i responsabili avrebbero caricato eccessivamente il gruppo di interesse pubblico, il francese ha detto: “La F1 è uno sport globale con oltre 22 eventi che si svolgono in tutto il mondo. Questo richiede un certo numero di viaggi per poter organizzare gli incontri necessari con i proprietari dei diritti, le federazioni sportive, le emittenti TV e tutti i promoter per organizzare il GP di Francia nel miglior modo possibile“.