Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem continua a ripetere che il governo della F1 ha voce in capitolo su chi controlla o diritti commerciali. Questa settimana Liberty Media ha ribattuto a Ben Sulayem dopo le sue dichiarazioni secondo cui la FIA è cauta sulle voci che dicono che l’Arabia Saudita è interessata all’acquisto della F1 per 20 miliardi di dollari. Il reparto legale della F1 ha definito i commenti della FIA inaccettabili, insistendo che Liberty Media ha i diritti esclusivi per sfruttare i diritti commerciali. La F1 conclude minacciando potenziali azioni legali contro la FIA, sottolineando che il presidente della Federazione, in carica dal 2022, ha dato il via a un periodo di possibili conflitti interni. Ma Ben Sulayem sembra riluttante per ora a fare un passo indietro: “Il campionato è nostro“, ha detto ad Auto Motor und Sport durante il Rally di Montecarlo. “L’abbiamo solo dato in affitto“. Ma poco più di 20 anni fa tra la FIA e Bernie Ecclestone fu siglato un accordo di prestito della durata di 100 anni a fronte di quella che il giornale tedesco definisce “una cifra ridicolamente bassa di 300 milioni di dollari“. Il nuovo scontro tra FIA e F1 indica che la prima adesso vorrebbe rinegoziare quell’accordo. “Finora ci sono solo voci su una possibile vendita“, ha detto Ben Sulayem. “Ma la FIA dovrebbe poter dire la sua e dare consigli“. In effetti parte dell’accordo originario è nota come la “clausola Don King“, dal nome del leggendario promoter di boxe, che dà alla FIA il potere di veto su qualunque vendita.