Christian Horner sottolinea quanto Max Verstappen abbia fatto un ulteriore step come pilota nel 2022, anno in cui ha conquistato il secondo Titolo consecutivo a quattro gare dalla fine della stagione. Dopo i problemi di affidabilità iniziali della Red Bull e il lavoro incessante per aumentare le prestazioni della RB18, Verstappen ha vinto 15 delle 22 gare, mettendo tra sé e il secondo in classifica, Charles Leclerc, un distacco notevole in termini di punti. Quando gli è stato chiesto dei Titoli consecutivi del suo pilota e di fare un confronto sulle due stagioni, il team boss Christian Horner ha detto: “Il 2021 è stato un anno epico e penso che resterà nei libri di storia come una delle stagioni più memorabili della F1. Penso che dopo quella vittoria sul filo di lana, si tenda a dimenticare che Max è ancora giovanissimo, solo 25 anni. E dopo il primo successo nel 2021, si è ripetuto nel 2022, facendo un ulteriore step. La maturità con cui ha guidato l’ha portato a nuovi livelli. Guardate ai GP che ha vinto a inizio stagione, spettacolare a Imola, e la sua gara con Charles a Miami, in quei primi GP i duelli ruota a ruota sono stati memorabili. Poi ha sempre insistito, perfetto come un metronomo, ha continuato a fare risultati e più pressione c’era più lui c’era – e sono arrivate delle vittorie incredibili. Penso per esempio all’Ungheria, dove ha preso una penalità e ha rimontato dal fondo. O al dominio di Spa e alla pressione di Zandvoort… l’elenco è lungo”.
Horner sottolinea poi che, oltre al suo dominio, Verstappen ha fatto qualcosa di straordinario assicurandosi il Titolo 2022 in Giappone, l’ultimo GP visto dal co-fondatore e proprietario Dietrich Mateschitz, prima della sua morte: “Penso sia stato davvero superiore nel 2022, una stagione incredibile per lui e per la squadra. E ovviamente vincere il Titolo in Giappone, a quattro gare dalla fine, è stato un risultato che parla da sé. Nonostante la confusione a fine gara, quando non si sapeva se avesse vinto o meno, la cosa di cui gli siamo più grati è che quella è stata l’ultima gara che ha visto Dietrich Mateschitz, con la gioia della conquista del Titolo. Importante che sia successo in Giappone e così presto. E’ stato molto, molto speciale per lui e per il team“.