Sarà Kevin Magnussen a partire in pole nella F1 Sprint di sabato in Brasile. Il pilota del team Haas ha ottenuto il miglior tempo nelle qualifiche su P Zero Red soft in 1m11.674s, precendendo per 203 millesimi Max Verstappen su Red Bull e George Russel su Mercedes. Tutti i piloti hanno concluso su C4 nuove, a eccezione di Lewis Hamilton e Sergio Perez che hanno effettuato un ultimo giro, dopo la bandiera rossa, su intermedie. Un meteo particolarmente instabile ha condizionato l’ultima qualifica sprint della stagione.
I piloti sono usciti in Q1 montando Cinturato Green intermediate per la pioggia caduta prima dell’inizio della sessione, per poi passare alle P Zero Red soft già prima della fine della Q1. Leclerc è stato il solo a iniziare la Q3 su mescole intermedie a differenza di tutti gli altri che hanno invece optato per pneumatici da asciutto, contando sulla pioggia che però non è arrivata da subito. Magnussen è riuscito a firmare il miglior tempo subito prima di una bandiera rossa e del successivo congelamento dei tempi, a causa della pista divenuta poi bagnata. I migliori tempi nella prima sessione di prove libere sono stati segnati dai piloti su pneumatici Soft. Sergio Perez con Red Bull è stato il più veloce con 1m11.853s, davanti alla Ferrari di Leclerc (+0.004s) e al compagno Max Verstappen. La sessione, svoltasi con un cielo parzialmente nuvoloso, è iniziata per la maggior parte dei team su mescola Hard.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Kevin Magnussen da Felipe Massa. Il pilota brasiliano, nato proprio a San Paolo, è ancora impegnato nell’attività agonistica nel campionato Stock Car Brasil. Felipe, dopo una brillante carriera in Formula 1 con Sauber, Ferrari e Williams durata quasi 15 anni, ha ottenuto 11 vittorie, arrivando nel 2008 a un passo dal titolo Mondiale, perso proprio a Interlagos in un drammatico finale, seppue tagliando il traguardo per primo, contro Lewis Hamilton alla sua prima vittoria iridata. Massa, attualmente uno dei più influenti “ambasciatori” della Formula 1, vanta anche lo status di ultimo pilota brasiliano a vincere un Gran Premio su questa pista. Per Kevin Magnussen, e per il Team Haas, si tratta invece della prima pole position di sempre.
SIMONE BERRA, PIRELLI F1 CHIEF ENGINEER: “Qualifiche complicate a Interlagos con i piloti che hanno dovuto prendere confidenza con condizioni di pista molto diverse da quelle già sperimentate in FP1. Nelle prove libere infatti abbiamo registrato un’elevata evoluzione di pista. La temperatura dell’asfalto, superiore ai 40 °C nella FP1, è crollata di circa 20 gradi nelle qualifiche quando i piloti hanno dovuto affrontare una pista con asfalto umido. Le mescole scelte hanno lavorato bene nelle diverse condizioni incontrate: anche con pista fredda, la P Zero Red soft ha dimostrato una buona performance, con tempi migliori rispetto alle FP1 seppur in condizioni non ottimali. Nonostante i dati delle prove libere siano preliminari e debbano essere confermati sabato, sembra che tutte e tre le mescole possano essere protagoniste nelle diverse strategie di gara”.
IL NUMERO DEL GIORNO: 50
Il GP in Brasile festeggia cinquant’anni. La prima gara, seppure non valevole ufficialmente per il campionato del mondo, si disputò a Interlagos nel 1972. Dall’anno successivo, lo Stato sudamericano non è mai mancato nel calendario ufficiale della F1 a eccezione dell’edizione 2020 saltata a causa del Covid-19. In mezzo secolo, i piloti brasiliani hanno vinto nove gare di casa (sette a Interlagos e due a Jacarepaguá).