Al termime del GP del Giappone, vinto da Max Verstappen che si è laureato campione per il secondo anno, il Team Principal della Ferrari Mattia Binotto
ha parlato ai microfoni di Sky Sport F1.
I 5 secondi di penalità per Leclerc?
Partiamo dal fare i complimenti a Max, bravo e per la sua vittoria di oggi. Ha guidato in modo eccellente in tutta la stagione. Sulla FIA e sulla penalità di Leclerc ho onestamente poca voglia di commentare. Credo che sia ormai una cosa ridicola e inaccettabile, Nella gara scorsa hanno impiegato un numero di giri infinito per decidere qualcosa che, tra l’altro, ha poco senso. Oggi, pochi secondi e decidono ancora una volta una cosa che, a nostro parere, non ha senso. Non c’è stato alcun vantaggio guadagnato da parte di Charles perché era davanti e davanti è rimasto. Quando abbiamo visto la nota per unfair advantage eravamo tranquilli che non sarebbe successo niente e invece, pochi secondi dopo, hanno deciso, senza sentire i piloti stavolta, cinque secondi di penalità. Come anche il via oggi, senza partire dietro la Safety Car in condizioni critiche, poi una gru in pista: tutta una serie di eventi che dimostrano che la situazione non è semplice e va migliorata.
Rischio che si perda la credibilità di questo sport?
Sì, ne parleremo nelle sedi opportune. Inaccettabile vedere oggi come è stata presa la decisione di fronte, secondo noi, nemmeno a un vantaggio guadagnato, senza aver ascoltato i piloti mentre la volta scorsa – ancora non la capisco – due infrazioni identiche, due penalità diverse. Sulla prima un Perez che, poverino, non riesce a seguire la Safety Car. È così, dobbiamo prenderne atto e soprattutto dobbiamo capire come migliorare questa situazione perché così non va bene.
In prospettiva 2023 sono stati raccolti buoni dati?
Penso che come giro secco, ma anche oggi sul bagnato, la macchina è andata bene. Quindi la monoposto sta dimostrando di essere ben competitiva per giocarsi la pole e anche la vittoria. Oggi Max è stato più bravo e ha gestito al meglio le gomme, nella gara complessivamente loro sono stati bravi. Torniamo con la convinzione di aver capito quelli che sono stati i problemi a Spa e di averli in qualche modo indirizzati. Mancano ancora quattro gare dove cercheremo di raggiungere il miglior risultato che ormai da qualche gara non riusciamo a ottenere.