Un monologo lungo una quarantina di minuti quello di Jack Miller (Ducati Lenovo Team) nel GP del Giappone, dove ha ripetuto per buona parte della gara tempi inavvicinabili per i rivali arrivando a superare i 5 secondi di vantaggio sul primo degli inseguitori. L’australiano ha dominato una giornata che ha visto i tre piloti in vetta alla classifica iridata inciampare a più riprese: fra loro il migliore è stato Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha MotoGP), ottavo sotto alla bandiera a scacchi di Motegi. Una gara iniziata con molti punti interrogativi, alla luce del poco tempo passato in pista con l’asciutto durante le libere (una sola sessione da 75 minuti) e del verdetto delle qualifiche: fra i contendenti al titolo, Aleix Espargaro (Aprilia Racing) era il pilota messo meglio davanti a Quartararo, nono, e Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo Team), dodicesimo a chiudere la quarta fila dello schieramento.
Poi il rebus gomme, con una domenica dalle temperature più alte di quanto atteso. A proposito, il poleman Marc Marquez (Repsol Honda Team) ha cambiato idea per due volte: si è presentato in griglia con la hard al posteriore ed è poi passato alla medium prima di optare definitivamente per la soft. Nel giro di riscaldamento il primo colpo di scena: Aleix Espargaro rientra in corsia box, con la RS-GP singhiozzante. La affida in maniera rocambolesca ai meccanici e salta sulla seconda moto. Perdeva così ogni vantaggio sui due rivali diretti nella corsa all’iride e scattava dalla pit lane, in fondo al gruppo.
Al via, sono bastati tre giri a Miller per passare dalla settima casella alla prima posizione. Dietro di lui Jorge Martin (Prima Pramac Racing), che aveva chiuso in testa il warm up della mattina. Bene le due moto del team Red Bull KTM Factory Racing, con Brad Binder che sfruttava la partenza dalla prima fila e Miguel Oliveira lì vicino. Dietro alla coppia, Marc Marquez. Mentre Aleix Espargaro, dal fondo, si trovava costretto a spingere per risalire, Quartararo e Bagnaia non miglioravano granché rispetto alle posizioni di partenza. Lo stesso per il pilota che inseguiva il francese a 48 lunghezze di ritardo in classifica, Enea Bastianini (Gresini Racing MotoGP™), partito 15esimo dopo aver vinto lo scorso round ad Aragon. Davanti Martin provava a tenere il passo di Miller, ma invano. A circa metà gara, mentre Takuya Tsuda (Team Suzuki Ecstar) parcheggiava a bordo pista una GSX-RR in fiamme, l’australiano viaggiava attorno ai due secondi di vantaggio sullo spagnolo. Il primo, come la maggior parte dei piloti, montava una hard al posteriore. Il secondo una medium.
Superata la metà dei 24 giri previsti, due gruppetti un po’ sgranati con le KTM ufficiali e Marc Marquez con un margine su Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team), Maverick Vinales (Aprilia Racing), Quartararo, Bastianini e Bagnaia, a meno di un secondo l’uno dall’altro. Con queste premesse, a tre giri dalla fine, l’inizio delle schermaglie con il pilota HRC che ha rotto gli indugi infilando Oliveira per il quarto posto. Brad Binder, che nel frattempo erè riuscito a staccarsi dai due e ricucire il gap da Martin, aveva il secondo posto alla portata. E non ha esitato, attaccando lo spagnolo all’inizio dell’ultimo giro, una gomma hard al posteriore contro la medium del numero 89. Più indietro, intanto, Bagnaia preparava l’assalto su Quartararo. Ma è andata male: ha perso l’anteriore mentre provava il sorpasso sul francese, la GP22 nella polvere della via di fuga di Motegi.
Fabio Quartararo: “With all these circumstances, and after all that happened, I would say it’s definitely better to gain eight points than to lose them. It’s good in one way but frustrating in another because I feel like our potential was to fight more towards the front. But I couldn’t get in an overtake on Maverick. We ride in such a different way compared to the others. I gain so much time in Sector 2 and 3, but I lose it in Sector 4 and 1. I don’t think we made the correct tyre choice, but we managed the tyre pressure really well this race. I didn’t see Pecco, but I did hear him crash, so I think he didn’t crash that far from me. I knew he was coming. Maverick had a good pace, but I was stuck behind him, that was the difficult part”.
Per Bagnaia zero punti in classifica, idem per Aleix Espargaro, che non ha rimontato oltre il sedicesimo posto dopo il flop tecnico iniziale. L’ottavo posto di Quartararo vede quindi il campione del mondo in carica allungare in classifica: ora ha 18 punti sull’italiano e 25 sul pilota Aprilia.
A proper thriller went down at Motegi! 💥
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— MotoGP™🏁 (@MotoGP) September 25, 2022