Twitter a volte sa ancora sorprenderti e ci ricorda il motivo per cui è nato: condividere esperienze e poter seguire persone e argomenti a cui si è interessati. Il perché Twitter spesso non sia più così lo sappiamo tutti. E’ così che un giorno ti capita di postare un video oldschool di F1 e a risponderti è il diretto interessato. In questo caso parliamo di Martin Brundle. Sì, proprio l’ex pilota britannico ora apprezzatissima voce della F1 d’Oltremanica ai microfoni di Sky. Il video riporta un incidente che lo vide coinvolto a Imola nel 1984 a bordo della Tyrrell 012. Diciamoci la verità, la 012 ha sempre fatto impressione anche in quegli anni a guardarla per come il pilota rimaneva esposto dall’abitacolo.
@MBrundleF1#oldschoolf1 https://t.co/v3yfJAu4a7
— Riccardo Turcato (@Rturcato83) 15 agosto 2022
È lo stesso Martin che ce lo dice: “Non so come siamo sopravvissuti a quelle macchine“.
Rear brake pad fell out down the straight and brake pedal went to the floor. Don’t know how we used to survive those cars. Ken Tyrrell and gang did a walking scan of the long straight to find out what happened and a fan handed the brake pad to him. https://t.co/Obn9LbxdpQ
— Martin Brundle (@MBrundleF1) 15 agosto 2022
Si vede benissimo come la testa di Brundle si pieghi in avanti mettendo a rischio l’area cervicale al momento dell’impatto con le barriere di gomme. Sì, caro Martin, è vero, nonostante i moltissimi incidenti avvenuti in quegli anni siamo stati fortunati perché le tragedie sarebbero potute essere molte di più. In quel 1984 le vetture erano ancora figlie del regolamento post abolizione delle minigonne. Via i cassoni laterali che ospitavano l’effetto suolo, i team si trovarono a seguire la linea tracciata da Murray con la BT52, accorciando le pance spostandole verso il posteriore lasciando così esposti i piloti. Fa veramente rabbrividire visto con gli occhi di oggi. I primi allarmi vennero lanciati da Giorgio Piola che dalle pagine di un autorevole giornale di settore italiano evidenziava come i piloti fossero a rischio. La McLaren andava in controtendenza con forma aerodinamica a coca cola al posteriore studiata da Barnard e teneva le fiancate avanzate e abbastanza voluminose. Ma erano anni comunque complicati con la sicurezza che cominciava a venire discussa ed interventi sulle monoposto attuati. Un lungo percorso che iniziò proprio nei primi anni 80.
Pensiamo solo all’HANS come avrebbe potuto aiutare l’inglese in quell’incidente. Come mi disse Beppe Gabbiani durante un’intervista ” L’HANS lo odiavo all’inizio. Non riuscivo a metterlo,ma poi ho capito quanto importante sia per tutti noi piloti. Una delle più grandi invenzioni per la sicurezza“. Ma, per tornare a quel GP di Imola, Martin ci svela anche cosa successe alla sua vettura. Ken Tyrrell e membri del team andarono a ispezionare dove uscì Brundle per capire cosa successe e un tifoso diede loro una pastiglia del freno che la monoposto perse prima del crash. Tutto molto oldschool, anche questo risvolto finale.
Riccardo Turcato